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Ineluttabilità dell’online sotto i riflettori di Federfarma Servizi

19 Ottobre 2019

L’e-commerce è un fenomeno ineluttabile che ha già cominciato a investire la farmacia e lo farà in modo ancora più pesante negli anni a venire. Tutto ciò che possono fare i farmacisti titolari, dunque, è presidiare l’online facendo leva sulle risorse e sulle partnership offerte dalla rete delle organizzazioni che sostengono la farmacia indipendente, a partire dalle cooperative. E’ il messaggio che arriva dal secondo giorno di lavori della VI Convention Federfarmaco-Federfarma Servizi, organizzata mercoledì 16 e giovedì 17 ottobre a Sorrento. «L’online» ha ricordato Antonello Mirone, presidente di Federfarma Servizi, aprendo il convegno che la sua associazione ha dedicato all’e-commerce «mette le farmacie indipendenti di fronte a una sfida che va assolutamente affrontata. Il comparto Consumer care è nel nostro raggio d’interesse e ci offre l’opportunità di esprimere la nostra professionalità».

L’invito, insomma, è di non trascurare l’online perché i dati dicono che gli acquisti si stanno progressivamente spostando su questo canale. Confermano i numeri portati al convegno da Riccardo Mangiaracina, direttore scientifico degli Osservatori digitali-School of management del Politecnico di Milano: in tutto il mondo il commercio digitale ha generato nel 2018 un giro d’affari di 2.500 miliardi di euro (+20% sul 2017); in Europa il fatturato ammonta a 600 miliardi (+18%), nel Regno Unito vale 110 miliardi di euro, in Germania 82 e in Italia 27 miliardi. «Noi però» ha avvertito Mangiaracina «siamo il Paese europeo con il tasso di crescita maggiore: +16% sul 2017 rispetto al +11% dell’Inghilterra e al +9% di Germania e Francia».

Lo stesso trend caratterizza le vendite online in farmacia: nel 2018 il giro d’affari delle categorie di prodotto che possono essere commercializzate sul web si è fermato a 155 milioni di euro (appena l’1,9% del fatturato complessivo) ma la crescita sull’anno precedente è stata del 61% e le previsioni dicono che nel 2020 il giro d’affari si aggirerà sui 320 milioni.

Per fare e-commerce, però, non ci si può affidare all’improvvisazione: «Servono know-how, investimenti e massa critica» ha ricordato Francesco Cavone, director Pharmacy & Consumer health offering di Iqvia. «L’online funziona soltanto se si fa bene». E magari si lasciano da parte certi luoghi comuni, come quello che ritiene il prezzo l’unica leva vincente sul web. «Gamma, prezzo e servizio sono i tre fattori che fanno la differenza anche nell’online» ha detto ancora Cavone «e se il prezzo resta una molla determinante per il cliente digitale, anche comodità e privacy hanno un peso importante».