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Mascherine, pubblicata l’ordinanza che autorizza le farmacie a sconfezionare

11 Aprile 2020

E’ stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale di ieri, 10 aprile, l’ordinanza 9/2020 del commissario straordinario per l’emergenza da covid che autorizza le farmacie a sconfezionare e vendere al minuto mascherine e dpi, «anche in assenza degli imballaggi di riferimento». Il provvedimento, come avevano anticipato alcune agenzie di stampa, prescrive all’articolo 1 che «la vendita al dettaglio anche di una sola unità, senza imballaggi di riferimento, debba prevedere un prezzo inferiore o pari all’importo previsto per la confezione diviso il numero dei dpi presenti nella medesima».

All’articolo 2, invece, l’ordinanza detta «le opportune cautele igieniche e sanitarie» che il farmacista deve adottare nello sconfezionamento: l’apertura delle confezioni va effettuata nel laboratorio della farmacia; occorre preservare «la qualità microbiologica di ciascun dpi, al fine di mantenere sotto controllo le fonti di contaminazione», tra le quali «il materiale di confezionamento primario, le attrezzature di lavoro  utilizzate e il personale»; vanno adottate «misure di precauzione standard» come igiene delle mani e utilizzo di mascherine facciali, guanti e camice.

L’ordinanza, inoltre, specifica che le informazioni da assicurare al cliente in base a quanto previsto dal Codice del consumo (d.lgs 206/2005) e dalla normativa di settore «potranno essere fornite in modalità semplificate da ciascuna farmacia, anche mediante apposizione di un cartello esposto nel locale di vendita». Il titolare, in ogni caso, «deve provvedere alla conservazione delle informazioni sulla confezione integra (denominazione, nome del produttore e/o distributore, quantità, data di arrivo e, dove disponibile, numero di lotto) e sull’allestimento (numero confezioni e numero di dpi inserite in ciascuna di esse)».