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Racca all’Ansa: aspettiamo le mascherine di Stato, sui prezzi va fatta chiarezza

7 Maggio 2020

Le cosiddette “mascherine di Stato”, quelle con prezzo calmierato promesse dal commissario Arcuri alla stipula del protocollo con farmacie e distributori del farmaco, non sono ancora arrivate e servirà qualche giorno di attesa. Intanto però va fatta chiarezza sul prezzo di vendita, che non è 50 centesimi come si continua a ripetere ma 61, perché l’iva ancora il Governo non l’ha tolta. E’ quanto ha detto ieri all’Ansa la presidente di Federfarma Lombardia, Annarosa Racca, in una intervista video che fa finalmente chiarezza – come finora non era stato fatto – sulla questione a beneficio di cittadini e farmacisti.

 

 

«Il protocollo che fissa il prezzo massimo sulle mascherine chirurgiche» ha detto in particolare Racca «è stato firmato il 2 maggio, dunque ora che le aziende selezionate dal commissario Arcuri otterranno le autorizzazioni dall’Istituto superiore di sanità e cominceranno a produrre passeranno alcuni giorni. Era immaginabile che le mascherine non sarebbero state disponibili già da subito, sarebbe stato necessario dirlo». Così come sarebbe stato opportuno mettere in chiaro fin da subito la questione prezzi, per evitare che la gente si presentasse in farmacia chiedendo le mascherine a 50 centesimi. «Spesso tocca a noi farmacisti chiarire l’equivoco» osserva Racca all’Ansa «e non è piacevole anche se i cittadini si fidano del loro farmacista».

La professione intanto il suo dovere l’ha fatto: «Abbiamo distribuito al prezzo calmierato le mascherine che avevamo in magazzino, di fatto svendendole» ha rimarcato la presidente di Federfarma Lombardia «ora aspettiamo le nuove forniture. Le farmacie, in sostanza, hanno fatto ancora una volta la propria parte: sono rimaste sempre aperte, il servizio farmaceutico ha tenuto e i farmaci non sono mai mancati». Dalle istituzioni, però, non sempre c’è stata la stessa considerazione: «Il modo in cui sono state gestite le cose non ci trova d’accordo» osserva Racca «non c’è stata concertazione nonostante le farmacie siano il primo presidio del Ssn e per lavorare abbiano bisogno di certezze. Abbiamo bisogno di sapere a quali prezzi di acquisto troviamo le mascherine sul mercato, quali sono le certificazioni che ne garantiscono conformità e genuinità, a quali distributori mi devo risolvere. Sapere la sera dal telegiornale di un provvedimento che entra in vigore dalla mattina dopo non aiuta. E visto quello che abbiamo fatto finora, sarebbe gradito un riconoscimento per il lavoro svolto».