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Remunerazione aggiuntiva: il Piemonte rivuole indietro l’eccedenza di spesa

24 Febbraio 2022

E’ il Piemonte la prima Regione a chiedere alle farmacie la restituzione dell’eccedenza di quanto versato con la remunerazione aggiuntiva del 2021: poco meno di 318mila euro, ossia la differenza tra i 4 milioni e rotti effettivamente incassati dai titolari e i 3,7 milioni che la Regione si è vista assegnare dal Ministero come quota parte del fondo da 50 milioni stanziato per l’anno chiuso da poco.

Ogni farmacia, come spiega Federfarma Piemonte in una circolare, dovrà restituire il 7,8% di quanto ricevuto, pari cioè alla “sovra-spesa” non coperta dal finanziamento. Le Asl, in sintesi, comunicheranno a ogni farmacia l’importo da riavere, che andrà riportato «al rigo 14 della dcr con le competenze di febbraio 2022». Federfarma, avverte ancora la circolare, «ha provveduto a inviare il tabulato completo fornito dalla Regione a Promofarma Sviluppo, che da venerdì lo renderà consultabile a ogni farmacia sulla piattaforma GopenDpc».

Da notare che le cifre fornite dalla Regione Piemonte non collimano con quelle che qualche settimana fa aveva fornito Promofarma: in un prospetto (vedi sotto) riportato dalla newsletter del Sunifar, Cronache Rurali, figurava a carico delle farmacie piemontesi uno sfondamento di oltre 530mila euro, pari a poco più del 14% di quanto incassato (anziché il 7,8% indicato dalla Regione). A questo punto, diventa legittimo chiedersi se anche altrove risulteranno cifre differenti.

 

 

Intanto, per un’amministrazione regionale che chiede indietro l’eccedenza, ce ne sono altre che ancora devono versare tutte le mensilità della remunerazione aggiuntiva 2021. Il caso eclatante è quello della Provincia autonoma di Bolzano, che ancora non ha versato nulla. La motivazione addotta dagli uffici chiama in causa la normativa delle regioni a statuto speciale, che impedirebbe anticipi di cassa e costringerebbe quindi a saldare il dovuto soltanto quando da Roma arriveranno effettivamente i fondi. Resta però da capire perché poco più a sud, in Trentino, si sia fatto diversamente.

Anche in provincia di Palermo le farmacie non hanno ancora visto una sola mensilità della remunerazione aggiuntiva. Ma in realtà in tutta l’Isola ogni Asl fa storia a sé: a Catania, a quanto risulta, i titolari hanno ricevuto tutte le quattro mensilità del 2021, altrove – come a Trapani – i mesi da settembre a novembre sono stati messi in pagamento con la dcr di dicembre (in liquidazione in questi giorni), quella di dicembre arriverà con quella di gennaio. Come diceva il poeta, l’Italia è lunga e stretta.