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Rev, il ministero dà i numeri: in media più di 26mila dem al giorno

3 Maggio 2019

Dal 16 aprile scorso, quando è entrato in vigore il decreto che rende obbligatoria la ricetta elettronica veterinaria, il volume quotidiano delle prescrizioni dematerializzate si aggira attorno a una media di 26mila. Poi ci sono i picchi: 31 mila nella giornata di lunedì 29 aprile, 28.285 martedì 23 aprile, 27.663 il venerdì successivo. Le cifre arrivano dall’Istituto zooprofilattico di Abruzzo e Molise, l’ente capofila del progetto per la dematerializzazione della ricetta veterinaria, e dimostrano che la fase di rodaggio della rev sta procedendo in modo positivo: dall’uscita del decreto, osserva il Ministero in una nota, «l’utilizzo della prescrizione digitale è aumentato di circa 8 volte».

Permangono ancora alcuni problemi, fa sapere il dicastero: per esempio, alcune farmacie hanno segnalato difficoltà nell’accesso al Sistema Rev, che il Ministero ha giustificato in una nota con il massiccio numero di registrazioni inoltrate in ritardo al sistema stesso e alla tempistica con cui le software house stanno modificando i gestionali dei farmacisti. Intanto i medici veterinari dell’Anmvi si dicono soddisfatti per il comunicato con cui, nei giorni scorsi, il Ministero aveva risposto alla loro richiesta di non escludere del tutto l’opzione cartacea nei primi mesi di rodaggio della rev. «La nota del dicastero» spiega a Fpress il presidente dell’Anmvi, Marco Melosi «che invita medici e farmacisti a fare riferimento al paragarafo 6.16 del Manuale operativo in caso di disfunzioni del sistema, rappresenta la clausola di salvaguardia che chiedevamo». Quanto ai problemi di questa prima fase di applicazione della rev, il quadro che arriva dai veterinari conferma il bilancio ministeriale: «A parte la Lombardia, che si riconferma un’eccellenza» dice Melosi «in molte regioni le farmacie non sono riuscite a prepararsi per tempo alla novità, e così nei primi giorni sono stati parecchi i casi di ricette elettroniche rifiutate dalla farmacia o di clienti rimandati dal medico per farsi rifare la prescrizione. Ora le cose stanno lentamente andando verso la normalità».