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Rev, l’Anmvi chiede che nella prima fase non vi sia accanimento sulle sanzioni

17 Aprile 2019

Ministero della Salute e Regioni considerino i primi dodici mesi di rev un periodo di “assestamento”, nel quale andranno evitate sanzioni a carico degli operatori. E’ la richiesta proveniente dall’Anmvi, l’Associazione nazionale medici veterinari, che nei giorni scorsi aveva già rivolto lo stesso appello alla direzione generale della Sanità animale e dei farmaci veterinari del dicastero. «E’ necessario riconoscere che il sistema richiederà inevitabilmente una fase di rodaggio» spiega il presidente dell’Anmvi, Marco Melosi «sarà quindi inevitabile un periodo di tolleranza, in cui potrà essere ancora necessario ricorrere al cartaceo e durante il quale si dovrà dare la priorità alla collaborazione anziché alle verifiche, dal momento che il sistema è completamente nuovo anche per le stesse autorità di controllo».

Melosi aveva formulato la stessa richiesta anche nel suo intervento al convegno sulla ricetta elettronica veterinaria, organizzato sabato 13 aprile da Msd Animal Health nella cornice di Cosmofarma Exhibition. Ma non aveva ricevuto aperture da Antonio Vitali, funzionario della direzione Welfare di Regione Lombardia: «Nessun rinvio all’italiana» aveva detto «farmacisti e medici veterinari, in ogni caso, applichino le nuove norme senza patemi perché il nostro lavoro non è quello di punire ma aiutare gli operatori a fare il loro lavoro serenamente».

Indicazioni dello stesso tenore arrivano dalla circolare diffusa ieri da Federfarma nazionale: secondo quanto riferito da Silvio Borrello, dg della direzione Sanità animale e farmaci veterinari del Ministero, sarebbero state fornite «indicazioni» a Nas e autorità vigilanti perché le sanzioni vadano a colpire «soltanto gli operatori che dimostrino di non volersi adeguare, volontariamente e in maniera reiterata, al nuovo sistema». In ogni caso, avverte il sindacato, da martedì 16 aprile le farmacie del territorio possono spedire soltanto ricette veterinarie dematerializzate, eccezion fatta per le prescrizioni su carta con data antecedente all’entrata in vigore del decreto ministeriale (ossia non oltre il 15 aprile).

Intanto da alcuni titolari lombardi giungono segnalazioni di medici veterinari che ieri avrebbero dispensato direttamente per evitare di prescrivere al computer (un comportamento non consentito in quanto il farmaco deve essere prescritto dalla piattaforma del ministero anche in caso di distribuzione in ambulatorio). «E’ ancora troppo presto per trarre deduzioni» commenta la presidente di Federfarma Lombardia «in ogni caso teniamo aperto un canale di comunicazione diretto con l’Anmvi e il presidente Melosi, proprio allo scopo di lavorare di comune intesa». Non a caso, Federfarma Lombardia sarà tra gli ospiti del convegno che l’associazione dei medici organizzerà a maggio nella cornice di Zoomark, la fiera della veterinaria. «Sarà l’occasione» conclude Racca «per fare un primo punto sulla dematerializzazione».