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Ruralità, Molise esempio virtuoso di come si tutelano le Aree interne

30 Marzo 2019

C’è ben poca farmacia nella Strategia nazionale per le aree interne, il programma di interventi (con fondi europei) per contrastare lo spopolamento dei territori più distanti dai principali centri di erogazione dei servizi. Fa eccezione il Molise, dove Federfarma regionale è riuscita – con il progetto Farmacia sociale – a inserire la rete dei presidi dalla croce verde nei progetti riguardanti tutt’e quattro le aree interne molisane. Un risultato non indifferente, se si considera che a livello nazionale sono soltanto 11 su 74 i piani approvati in cui è citata la farmacia. Lo ha ricordato il presidente di Federfarma Molise, Luigi Sauro, nel suo intervento al convegno organizzato l’altro ieri a Roma dal Sunifar per parlare di esercizi rurali e aree interne, dove l’esperienza molisana è diventata un punto di riferimento.

Sauro, Molise grande protagonista al convegno del Sunifar di giovedì scorso…
E’ così. D’altronde, degli 11 piani per le aree interne che parlano di farmacie, soltanto i quattro della mia regione inseriscono stabilmente i nostri presidi nella rete dei servizi sanitari. In tal modo, le farmacie vengono in aiuto dei territori più svantaggiati con servizi per l’assistenza domiciliare e l’aderenza terapeutica, oppure con prestazioni infermieristiche e servizi di primo e secondo livello. E vogliamo fare ancora di più.

In che senso?
Ora il nostro obiettivo è quello di far entrare nei Piani per le aree interne tutte le farmacie molisane, non per estendere anche a loro i benefici dei fondi previsti dal Piano nazionale ma per dare a tutti i cittadini della regione la stessa assistenza farmaceutica. La Regione, dal canto suo, ha messo a disposizione un team di consulenti che ci assistino per ottenere finanziamenti dai fondi europei.

Al convegno, il Sunifar ha promesso di lavorare con Cittadinanzattiva e Unione nazionale comuni e comunità montane (Uncem) per fornire ad amministrazioni locali e Federfarma territoriali un documento quadro sul ruolo delle farmacie nelle aree interne…
Già nel 2016, quando ero vicepresidente del Sunifar, avvertimmo ripetutamente le associazioni locali di Federfarma delle opportunità legate al Piano nazionale per le aree interne. Nella mia regione abbiamo lavorato instancabilmente con politici e amministratori per far passare il principio che le farmacie andavano coinvolte in programmi e strategie per i servizi sanitari. Ho la sensazione che altrove non s’è profuso lo stesso impegno.

Il problema è chi si ha davanti come interlocutore politico…
Occorrerebbe forse sensibilizzare tutti i politici, non soltanto quelli che appartengono alla nostra categoria.