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Speranza: mmg e farmacie per ridurre la pressione sui pronto soccorso

16 Dicembre 2019

La sfida cui è chiamato il Ssn è quella di «rafforzare il territorio per rispondere all’esplosione delle cronicità, figlia di una popolazione più anziana». E’ quanto dice il ministro della Salute, Roberto Speranza, nell’intervista di venerdì scorso, 13 dicembre, al quotidiano Repubblica: «In tutto» spiega Speranza «abbiamo 54mila medici di famiglia, 19mila farmacie, 4mila parafarmacie. La potenzialità è enorme, abbiamo almeno uno di questi presìdi in ogni strada di città, ma anche nei paesi di 2mila abitanti. Lo Stato li deve valorizzare meglio».

Per far questo, prosegue il Ministro, verranno rafforzati ambulatori e farmacie. «Diamo 235 milioni agli studi medici per favorire attività diagnostica di primo livello e 50 milioni per estendere a tutta Italia la farmacia dei servizi, oggi in sperimentazione solo in alcune regioni». Nel caso dei mmg, in particolare, «daremo a ciascuno studio medico circa 8mila euro per strumenti da mille-duemila euro, come ecografi, elettrocardiografi e spirometri, per fare una prima valutazione diagnostica. Nelle farmacie si sperimenteranno forme di assistenza oltre alla distribuzione del farmaco. Penso a test basilari come la glicemia».

Il risultato, prosegue Speranza, sarà «ridurre la pressione sulle strutture come i pronto soccorso e gli ambulatori. Questo filtro può ridurre le richieste inappropriate. Non solo, lo Stato darà anche maggiore sicurezza alle persone: chi vive in zone isolate troverà un presidio sanitario più attrezzato dove affrontare rapidamente i problemi».

Tra i piani del Ministero, inoltre, c’è anche un «grande piano di finanziamento» del Ssn. «Nella legge di bilancio abbiamo iniziato mettendo 2 miliardi in più nel Fondo sanitario e stanziandone altrettanti per edilizia e tecnologie» ha ricordato Spaventa «ora ci vuole una nuova stagione di investimenti: vogliamo salvaguardare l’impianto universalista dell’articolo 32 della Costituzione, come abbiamo già fatto abolendo il superticket. Al tavolo di rilancio del governo, a gennaio, proporrò 10 miliardi sulla sanità da qui al 2023. Così si può fare un nuovo grande patto-Paese per riformare il sistema che dovrà coinvolgere tutti i soggetti protagonisti della sanità».