filiera

Spesa farmaceutica, Aifa: si stabilizza la perdita sulla convenzionata

25 Settembre 2018

Sembra stabilizzarsi la perdita della spesa farmaceutica convenzionata: nei primi quattro mesi dell’anno, infatti, il Ssn ha rimborsato alle farmacie del territorio 2,7 miliardi di euro, ossia 143 milioni in meno rispetto a quanto erogato nello stesso periodo del 2017. In percentuale significa un ammanco di poco più di 5 punti, in leggerissimo calo rispetto al -5,5% registrato nel primo trimestre (grazie ai consumi Ssn di aprile, che calano di tre punti e mezzo ma dimezzano le perdite di marzo e febbraio, quando la contrazione era stata del 7,5 e del 7% rispettivamente). I dati arrivano dalle ultime rilevazioni dell’Aifa sulla spesa farmaceutica pubblica, che coprono il periodo gennaio-aprile di quest’anno. E continuano a lanciare segnali di preoccupazione ai farmacisti titolari, anche se non a tutti. Se l’analisi di cifre e percentuali si sposta su scala regionale, il quadro che ne emerge è ancora una volta fortemente differenziato: in Val d’Aosta e Lombardia la spesa farmaceutica convenzionata mostra decrementi minimi (-0,72 e -1,32% rispettivamente), in Puglia e Marche invece la perdita raggiunge livelli consistenti (-10,36 e -14,72%).

 

Grazie a tali valori, la spesa farmaceutica convenzionata chiude anche il primo quadrimestre ben al di sotto del proprio tetto e si ferma infatti al 7,38% del Fondo sanitario (a fronte di un budget pari al 7,96%). Anche in questo caso le medie nazionali nascondono valori regionali estremamente differenti tra loro: in Abruzzo, Campania e Puglia la spesa mostra gli sfondamenti più elevati (nel primo caso oltre un punto sopra il tetto, negli altri due pochi decimi), in Emilia Romagna la convenzionata si ferma addirittura al 5,78%, più di due punti sotto il budget.

 

 

Anche la distribuzione diretta chiude il primo quadrimestre in netta perdita, e pure questa non rappresenta una buona notizia per le farmacie: sotto voce, infatti, figurano anche i farmaci che transitano dalla dpc e che negli anni sono diventati una fonte di sostentamento importante, soprattutto in alcune regioni: a livello nazionale, la spesa per la diretta cala del 6,9% (sempre rispetto ai primi quattro mesi del 2017) e si ferma poco sopra il miliardo e mezzo di euro; tra le regioni i decrementi più vistosi si registrano in Toscana e Campania (quasi venti punti in meno), mentre altre invece mostrano il segno più (Basilicata 19,2%, Liguria 12,9%).

 

L’unica voce di spesa della farmaceutica che continua a crescere, così, è quella ospedaliera, che dall’anno scorso l’Aifa conteggia all’interno della voce “acquisti diretti” assieme alla dd-dpc. Nei primi quattro mesi dell’anno, dicono i dati, le uscite ammontano a quasi 3,5 miliardi di euro, pari al 9,3% del Fondo sanitario (da cui uno sfondamento di quasi tre punti sul suo tetto, che vale il 6,89%). La crescita, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, è di poco superiore al 3%.