filiera

Piccole farmacie, salta la proroga dell’agevolazione per la telemedicina

14 Febbraio 2022

E’ stato ritirato – e non figura quindi nel ddl che la commissione ha inviato all’aula del Senato per l’approvazione – l’emendamento al decreto Festività che avrebbe prorogato a tutto il 2022 il credito d’imposta concesso dalla legge 176/2020 alle farmacie dei comuni sotto i tremila abitanti che hanno acquistato o noleggiato apparecchiature di telemedicina. Come si ricorderà, i farmacisti titolari interessati al beneficio fiscale avrebbero dovuto presentare domanda entro il 31 dicembre scorso, ma non tutti sono riusciti a rispettare la scadenza perché il decreto attuativo del ministero della Salute che fissava procedura e termini era uscito sulla Gazzetta ufficiale soltanto il 16 dicembre.

L’emendamento (firmato dai senatori Faraone e Parente, Italia Viva) proponeva di estendere il credito d’imposta anche agli acquisti o noleggi di apparecchiature di telemedicina effettuati nel 2022, ma è stato ritirato durante l’esame in commissione Affari costituzionali in seguito al parere contrario espresso in sede consultiva dalla commissione Bilancio.

Stesso destino per un altro emendamento dei due senatori, diretto invece ad annoverare definitivamente la vaccinazione antinfluenzale tra le prestazioni della farmacia dei servizi elencate dal d.lgs 153/2009. Anche in questo caso, è stato determinante il parere della commissione Bilancio sulle coperture economiche

Sta infine creando forte risentimento tra i medici la bocciatura dell’emendamento che avrebbe riconosciuto un sostegno economico alle famiglie dei curanti deceduti per la pandemia. Si sono espressi in modo particolarmente critico verso la decisione non soltanto i sindacati di categoria ma anche l’Ordine dei medici: «La mancata approvazione del subemendamento presentato dalla senatrice Maria Cristina Cantù» ha commentato il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli «è un’occasione persa. Dispiace che non si siano trovati i fondi per poter dare un ristoro anche simbolico, oltre che economico, alle famiglie di questi colleghi, medici di famiglia, liberi professionisti, specialisti ambulatoriali, odontoiatri».