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Vending machine, dalle Entrate indicazioni su gestione corrispettivi e iva

4 Aprile 2018

A ogni invio dei dati sugli incassi da “vending machine”, i farmacisti dovrebbero annotare i totali in una colonna a parte del registro dei corrispettivi per poterli poi valorizzare quando c’è da calcolare l’iva. E’ l’indicazione che arriva dall’Agenzia delle Entrate dopo l’incontro avuto l’altro ieri con una delegazione di Promofarma. Convocata per alcuni chiarimenti di dettaglio sull’app che la società di servizi aveva lanciato un mese fa a beneficio delle farmacie con distributore automatico senza porta di comunicazione, la riunione è servita anche a dare qualche certezza in più sulle incombenze connesse alla gestione dei corrispettivi. Certezze che l’Agenzia delle Entrate riassumerà alle farmacie con una nota prevista a breve.

Intanto in Promofarma si respira aria di soddisfazione per il successo raccolto dall’app, chiamata Cvm. In poco più di un mese dal lancio sono quasi 1.800 le farmacie che l’hanno scaricata e la utilizzano; tenuto conto che, in base alle stime del sindacato, non sono più di 8mila le farmacie dotate di distributore automatico, si deduce che l’app di Promofarma si è aggiudicata già un quarto del mercato complessivo. «E’ un successo che va oltre le più rosee aspettative» osserva il presidente di Promofarma, Nicola Stabile «che reca con sé anche un altro importante risultato: grazie all’effetto calmieratore esercitato dalla nostra app, tra i prodotti concorrenti si sono registrati cali di prezzo anche del 70%».

Ultima notizia, infine, la pubblicazione nei giorni scorsi da parte dell’Agenzia delle Entrate di una nuova sfornata di Faq (Frequently asked questions, domande più frequenti), approntata per offrire ragguagli e aggiornamenti al contribuente che deve inviare i corrispettivi da vending machine. Una consultazione è cosa sempre opportuna, anche se nell’insieme le risposte riconfermano disposizioni e orientamenti già noti. Qualche esempio? La trasmissione telematica dei corrispettivi non prevede scadenze o calendari da rispettare, ma «l’Agenzia si aspetta almeno un invio ogni 60 giorni»; la geolocalizzazione del distributore automatico si esegue con un qualsiasi programma di navigazione (per esempio Google Maps): basta inserire l’indirizzo della macchina e il programma ne riporterà le coordinate geografiche (latitudine e longitudine).