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Mascherine, terzo accordo tra Arcuri e filiera: ristoro protratto sino a fine giugno

14 Maggio 2020

Arrivano a tre gli accordi su prezzo e fornitura delle mascherine stipulati in due settimane dal commissario per l’emergenza covid, Domenico Arcuri, e la filiera farmaceutica. Ha aperto le danze il protocollo del primo maggio sul famoso «ristoro» delle chirurgiche acquistate dalle farmacie a prezzi superiori a quello di 50 centesimi più iva; poi, l’8 maggio, l’intesa tra Arcuri e distributori (Adf più Federfarma Servizi) che riconosceva un margine di 2 centesimi ai grossisti e dieci alle farmacie rispetto a un prezzo base di 38 centesimi; infine, ieri, il terzo accordo, un addendum al protocollo del primo maggio sottoscritto da tutte le sigle della filiera. Grazie al quale, in sintesi, il «ristoro» alle farmacie si estende agli acquisti effettuati fino al prossimo 30 giugno (e parte dal 13 maggio) e copre la differenza tra prezzo di acquisto effettivo dal distributore e il prezzo “imposto” dal commissario di 0,40 centesimi.

Con un allegato all’addendum, inoltre, i distributori si impegnano a rifornire già dai prossimi giorni le farmacie di mascherine chirurgiche al prezzo di 0,46 euro, secondo un calendario concertato: 4 milioni di pezzi nella settimana 18-24 maggio, 5 milioni il 25-31 maggio, 20 milioni l’1-7 giugno, altri 20 milioni a cadenza settimanale dall’8 giugno. Dal canto suo, il commissario si impegna a integrare queste forniture con un ulteriore approvvigionamento di 10 milioni di mascherine, 5 milioni nella settimana dall’11 al 17 maggio e gli altri cinque nel 18-24 maggio. Prezzo 0,38 euro.