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Piemonte, Regione propone incentivi ai medici per “popolare” le aree rurali

19 Febbraio 2019

Regione Piemonte e piccoli comuni riconosceranno incentivi e facilitazioni ai medici di famiglia che vanno a esercitare nelle aree montane e nelle comunità rurali. E’ la proposta lanciata dall’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, al termine dell’incontro di ieri mattina con una delegazione formata da rappresentanti di una decina di piccoli comuni, accompagnata dai vertici di Anci e Uncem Piemonte. «Siamo al lavoro per trovare nell’immediato una risposta alla carenza di medici sul territorio» ha detto Saitta «come Giunta regionale siamo pronti ad approvare un provvedimento che assicuri un contributo aggiuntivo ai medici di famiglia e ai pediatri che decideranno di operare nei comuni e nelle aree con poca popolazione».

L’idea, in particolare, è quella di accoppiare incentivi (di stanziamento regionale) e facilitazioni (a carico dei comuni): «La nostra proposta» ha spiegato l’Assessore «è che le amministrazioni comunali si facciano carico degli aspetti logistici, offrendo facilitazioni sui costi degli studi e sull’attivazione dei servizi connessi». In più, ha continuato Saitta, «la Regione incentiverà i medici che sceglieranno di associarsi (in medicine di gruppo, ndr) e dunque fornire un servizio più appropriato alle esigenze del territorio». A tale scopo Regione, comuni e sindacati dei medici sigleranno a breve un patto che riguarderà 15 aree del Piemonte a rischio di desertificazione, dove oggi operano 178 medici di famiglia e 35 pediatri.