dalle regioni

Sperimentazione farmacia servizi, cronoprogramma dell’Umbria

15 Gennaio 2020

Si aggira tra i 51 e i 52mila il “range” dei pazienti umbri da arruolare nella sperimentazione della farmacia dei servizi. E’ una delle indicazioni provenienti dal cronoprogramma che la Regione ha messo a punto in ottemperanza alle disposizioni dell’Accordo Stato-Regioni del 17 ottobre scorso. Si parte già da gennaio-febbraio con l’attivazione del Fascicolo sanitario elettronico e con lo screening per il tumore del colon retto, che coinvolgeranno tutte le farmacie umbre (282) e dai 20 ai 26mila pazienti rispettivamente (75-100 a farmacia).

Quindi, a febbraio-marzo, ricognizione della terapia farmacologica e monitoraggio dell’aderenza: cento le farmacie da arruolare in entrambi i casi, che a loro volta recluteranno ciascuna 15 pazienti con ipertensione, 10 con bpco e 20 con diabete, per un totale rispettivamente di 1.500, 1.000 e 2.000 assistiti da monitorare.

A settembre-ottobre, infine, luce verde per i servizi di telemedicina, che copriranno holter cardiaco (40 farmacie da arruolare), holter pressorio (40), ecg (13) e autospirometria (40). Dieci gli assistiti da reclutare per ogni farmacia nel caso dell’holter pressorio, cinque per l’holter cardiaco e per l’autospitrometria, 15 per l’ecg, per un totale di 1.265 pazienti presi in carico.

«Le farmacie coinvolte» recita il cronoprogramma «saranno remunerate in base al numero di prestazioni svolte. Per la quantificazione della remunerazione di ogni tipo di servizio, si terrà conto del tempo impiegato e del relativo costo/operatore, nonché del materiale di consumo e di ogni ulteriore onere derivante dall’esecuzione del servizio (costi produzione, strumenti, piattaforme eccetera)». I corrispettivi saranno liquidati alle farmacie «in tre tranche, in corrispondenza del ricevimento delle tre quote destinate alla Regione Umbria nei termini stabiliti dall’Accordo sancito in sede di Conferenza Stato-Regioni: il 20% dopo valutazione positiva del presente cronoprogramma, il 40% alla realizzazione del 50% delle attività previste, dopo valutazione positiva della relazione intermedia dettagliata, il restante 40% al termine della sperimentazione dopo l’approvazione della relazione finale».