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Vaccinazioni antinfluenzali, al Lazio basterebbero 400 farmacie

30 Settembre 2020

La Regione Lazio non rinuncia all’idea di utilizzare anche le farmacie del territorio per la somministrazione dei vaccini antinfluenzali alle categorie protette e attende ancora la luce verde del Comitato tecnico-scientifico, il gruppo di esperti insediato alla Protezione civile. A essere coinvolta però potrebbe essere una parte soltanto delle farmacie laziali, 400 circa (meno di un terzo del totale), nelle quali a vaccinare sarebbe «un operatore sanitario opportunamente formato». A dichiararlo ieri all’Ansa l’assessore alla Sanità della Regione, Alessio D’Amato (foto), che ha ricordato le esperienze già avviate in Paesi come Francia, Germania e Regno Unito dove è già consentita la vaccinazione in farmacia.

«Con 2,4 milioni di dosi acquistate» ha detto ancora D’Amato «il Lazio è la prima regione italiana per approvvigionamento; neanche una dose dovrà essere inutilizzata ed è per questo che tutto il Sistema è stato mobilitato. Sono già oltre un milione le dosi consegnate alle Asl, che le stanno distribuendo ai medici di medicina generale, ai pediatri di libera scelta e ai centri vaccinali». Nessun cenno, invece, alle oltre 900mila dosi che, in base alle stime del Gimbe dell’altro ieri, risulterebbero sovrabbondanti rispetto agli obiettivi vaccinali della Regione e che le farmacie gradirebbero avere per soddisfare la domanda privata.