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Farmacie Rurali d’Italia: centralizzare nelle farmacie la distribuzione dei farmaci

26 Marzo 2020

Diffusione dell’epidemia di covid-19 e irrigidimento delle misure di quarantena sociale rendono sempre più urgente centralizzare nelle farmacie del territorio la distribuzione dei medicinali della diretta. Perché le farmacie ospedaliere chiudono nel pomeriggio e nei giorni festivi e la ricetta dem è preclusa alle guardie mediche. E’ l’appello lanciato dal gruppo Farmacie Rurali d’Italia, che ieri si è rivolto al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al Capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, per chiedere un intervento risolutivo. «In queste giornate già difficili per i disagi che devono affrontare i farmacisti al banco» recita il comunicato diffuso da Farmacie Rurali d’Italia «si aggiungono anche gli ostacoli di una distribuzione dei medicinali macchinosa e difforme, che andrebbe semplificata dando modo alle farmacie del territorio di distribuire tutte le tipologie di farmaci, per dare così al cittadino la possibilità di trovare “sotto casa” ciò che gli serve».

Poi c’è il rischio di contagio cui i farmacisti sono giornalmente sottoposti: «Siamo soldati in prima linea ma senza le armi per combattere» prosegue la nota «i dpi, già introvabili per i cittadini, sono un miraggio anche per noi che lavoriamo a contatto con la popolazione». Di qui l’appello alla politica: «Occorrono decisioni urgenti sulla distribuzione dei medicinali» conclude Farmacie Rurali d’Italia «e per dotare la categoria – il cui lavoro è di vitale importanza in questo momento – dei dpi necessari alla protezione individuale».