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Influenza, alle farmacie emiliane solo 36mila dosi. E le Asl vaccineranno i privati

22 Settembre 2020

Sono 36mila le dosi che la Regione Emilia Romagna metterà a disposizione delle farmacie del territorio per soddisfare la domanda privata di vaccini antinfluenzali. E’ quanto fa sapere l’assessorato alla Salute in una nota diffusa ieri per ufficializzare l’avvio della campagna 2020-2021: si partirà in tutte le Asl della regione da lunedì 12 ottobre (due settimane prima del solito) con l’obiettivo di vaccinare almeno il 75% degli over 64 e incrementare i tassi tra donne in gravidanza, malati cronici e personale sanitario.

In base a tali obiettivi, la Regione ha acquistato 1,2 milioni di dosi (il 20% in più rispetto alla passata stagione), che potrebbero crescere di un ulteriore 20% in caso di bisogno. «Il vaccino» spiega il comunicato «potrà essere somministrato in qualsiasi momento della stagione, anche dopo il 31 dicembre» e potranno richiederla all’Asl a titolo gratuito i soggetti di età pari o superiore a 60 anni con o senza patologie croniche, le donne che all’inizio della stagione epidemica risultano in gravidanza, i medici e il personale sanitario, i ricoverati in strutture per lungodegenti, i soggetti tra i 6 mesi e i 60 anni di età con patologie croniche, i familiari e le persone che convivono con soggetti ad alto rischio e altre categorie ancora.

Trentaseimila, come detto, le dosi che la Regione stornerà dalla propria fornitura (il 3%, in pratica), per destinarle alle farmacie del territorio e al consumo in fascia C. In media sono circa 25 vaccini a farmacia, ma va tenuto presente che, secondo quanto scrive l’Assessorato, anche le Asl potranno «eventualmente» vaccinare i privati non appartenenti alle fasce a rischio, «a condizione che venga prioritariamente garantita la vaccinazione delle categorie per le quali è prevista l’offerta attiva gratuita». Costo a carico dell’assistito 22 euro iva inclusa, 6 per il vaccino più 16 per la prestazione.