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Ddl sicurezza, via libera definitivo da parte del Consiglio dei ministri

29 Settembre 2018

E’ stato licenziato in via definitiva dal Consiglio dei ministri di giovedì, dopo l’ok della conferenza Stato-Regioni d’inizio settembre, il ddl sulla sicurezza dei professionisti sanitari. Il testo, che ora prenderà la via delle Camere, si compone di tre articoli e ha ricadute significative anche sui farmacisti. All’articolo 2, infatti, viene aggiunta alle circostanze aggravanti comuni previste dall’articolo 61 del Codice penale la fattispecie «dell’avere commesso il fatto con violenza o minaccia in danno degli esercenti le professioni sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni». La norma, ovviamente, si rivolge innanzitutto ai medici che sempre più spesso sono vittime di aggressioni negli ospedali e nelle postazioni della Guardia medica. Ma rientrano nel campo di applicazione anche rapine e violenze subite dai farmacisti in servizio nelle farmacie del territorio.

All’articolo 1, invece, il ddl istituisce un Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie, cui spetterà il monitoraggio degli episodi di violenza commessi ai danni dei professionisti, la promozione di studi ed analisi per la formulazione di proposte idonee a ridurre i fattori di rischio negli ambienti più esposti e la verifica dell’effettiva attuazione delle misure di prevenzione e protezione che interessano i luoghi di lavoro. Formato tra gli altri da «rappresentanti delle Regioni e dei ministeri dell’Interno, della Giustizia e del Lavoro e delle Politiche sociali», l’Osservatorio acquisirà anche dati a livello regionale su entità e frequenza di violenze e minacce ai professionisti sanitari.