Nel 2023 la fondazione Banco Farmaceutico ha donato a quasi 1.900 enti assistenziali convenzionati più di 3,5 milioni di farmaci (dei quali 2 milioni provenienti da donazioni aziendali) per un controvalore di oltre 32 milioni di euro, cui si aggiungono altri 2,2 milioni di prodotti raccolti nel primo semestre del 2024, oltre la metà dei quali provenienti anche in questo caso da donazioni. Sono alcuni dei numeri contenuti nel Bilancio sociale della Fondazione per il 2023, che riassume un anno e mezzo di attività a favore di bisognosi e famiglie che non possono permettersi di sostenere le proprie cure.
In sintesi, il documento fornisce una serie di indicatori che misurano l’impatto sociale assicurato dal lavoro della Fondazione in un anno di attività. Ogni euro investito nelle iniziative del Banco Farmaceutico, per esempio, ha generato donazioni per 26 euro, per un tasso di efficienza tra costi e farmaci distribuiti del 3,42. In sostanza, ogni euro speso in risorse umane ha generato 55,88 euro di farmaci donati, per una copertura del fabbisogno (ossia il rapporto tra farmaci raccolti e necessità effettive) del 47,4%.
«Questo Bilancio sociale» scrive nella prefazione del documento Sergio Daniotti, presidente della fondazione Banco Farmaceutico «è il modo per testimoniare che la cultura del dono può ancora affermarsi come fattore costitutivo della nostra contemporaneità. Donare farmaci, cibo o coperte, prendersi cura di chi è povero e malato, non sono azioni che esauriscono il proprio scopo in se stesse ma pratiche che qualificano la nostra civiltà».
