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Gemmato: entro fine mese al via Tavolo per Testo unico sulla farmaceutica

9 Maggio 2025

Un Tavolo interministeriale da convocare entro maggio e una legge delega per arrivare a un Testo Unico sulla farmaceutica. Lo ha annunciato il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, intervenendo ieri a Roma al convegno “La nuova legislazione farmaceutica Ue e la governance italiana: impatti e prospettive”, organizzato alla Camera dei Deputati dal ministero della Salute. L’obiettivo del Testo: dare all’Italia un quadro normativo unitario, semplificato e in linea con le nuove direttive europee, in grado di garantire accesso equo al farmaco e competitività al comparto.

«Per la fine del mese» ha spiegato Gemmato «convocheremo un Tavolo interministeriale, di concerto con il Mef e con tutti gli attori coinvolti, per avviare un processo riformatore che sfoci in una cornice normativa chiara. Un sistema moderno, che parli con l’Europa ma metta al centro il cittadino e il suo diritto alla cura». Il Testo Unico dovrà raccogliere e riorganizzare l’intera normativa vigente, introducendo principi di prossimità, maggiore aderenza terapeutica e semplificazione amministrativa.

L’iniziativa è stata lanciata nel corso di una giornata di confronto alla quale hanno preso parte i ministri della Salute Orazio Schillaci, delle Imprese Adolfo Urso e degli Affari europei Tommaso Foti, oltre ai sottosegretari Alessio Butti (Presidenza del Consiglio) e Lucia Albano (Economia), il direttore della Direzione salute della Commissione europea Sandra Gallina, i presidenti di Commissione Ugo Cappellacci e Francesco Zaffini, i vertici di Aifa, Farmindustria ed Egualia.

Il convegno ha fatto il punto sugli impatti della proposta di riforma legislativa della Commissione europea, attualmente all’esame del Consiglio e del Parlamento Ue, e sulle strategie italiane per armonizzarsi al nuovo quadro normativo. Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, con un messaggio scritto, ha ribadito il sostegno del Governo al settore farmaceutico, definito «strategico per la salute pubblica e per la competitività del sistema Paese».

Nel suo intervento, Gemmato ha rivendicato quanto già fatto negli ultimi due anni e mezzo, anche grazie alla delega alla farmaceutica conferitagli dal ministro Schillaci: «Abbiamo messo in sicurezza i tre pilastri del sistema: industria, distribuzione e rete delle farmacie». Ma ora serve, ha sottolineato, un passo ulteriore: riportare la produzione in Europa, garantire accesso tempestivo ai farmaci e combattere le carenze e la resistenza antimicrobica. «Oggi il 80% dei principi attivi e degli eccipienti proviene da Cina e India. Se domani si interrompessero i rapporti commerciali con questi Paesi, rischieremmo di non avere più farmaci salvavita. È una questione non solo sanitaria, ma anche geopolitica».

Il confronto è destinato a proseguire nelle prossime settimane, con l’apertura del Tavolo interministeriale e l’avvio formale del cantiere normativo. L’ambizione, ha concluso il sottosegretario, è costruire un sistema che sappia dialogare con l’Europa, ma soprattutto con i bisogni dei pazienti italiani.