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Rinnovata la Convenzione della mg, ai medici soldi, servizi e cronicità

30 Marzo 2018

Circa 300 milioni di euro di arretrati per coprire la vacanza contrattuale 2010-2017, diagnostica di primo livello negli studi, gestione del paziente cronico, vaccinazioni, governo delle liste d’attesa. E’ quanto si portano a casa i medici di famiglia con il rinnovo della convenzione di categoria sottoscritto ieri a Roma da Sisac e la maggioranza dei sindacati della mg, che con l’accordo riescono a mettere a segno non soltanto adeguamenti economici attesi da un decennio ma anche alcune importanti concessioni sull’attività professionale. Secondo le stime della Fimmg, in particolare, i generalisti massimalisti con 1.500 scelte dovrebbero intascare dal rinnovo della convenzione 800 euro all’anno per il periodo 2010-2015 e oltre mille per il 2016-2017. Nel caso di un medico con 500 scelte, invece, gli arretrati ammonterebbero complessivamente a più di 1.400 euro nel 2010-2015 e poco più di mille per il 2015-2016.

Ma le novità di maggior interesse per le farmacie arrivano certamente dalla parte normativa del contratto. Nella quale, come accennato, i medici di famiglia ottengono dalle Regioni l’impegno a valorizzare la mg su tematiche che stanno anche nel mirino delle farmacie del territorio: per cominciare, c’è la promessa di prevedere negli accordi integrativi regionali «il coinvolgimento dei medici nelle prestazioni diagnostiche di primo livello (quelle della farmacia dei servizi, per intenderci) collegate all’accesso improprio» al pronto soccorso. Sempre negli accordi integrativi, poi, andrà sancita «l’attiva partecipazione dei medici di famiglia» nella presa in carico del paziente cronico, con la definizione «del ruolo dei medici nel coordinamento clinico». Infine, c’è l’impegno a prevedere «un’attiva partecipazione dei medici di mg» anche nelle «vaccinazioni e nelle relative attività collegate».

Soddisfatti – e non poteva essere altrimenti – i sindacati della mg: «E’ un punto di partenza di grande valore» ha commentato il segretario nazionale della Fimmg, Silvesro Scotti «per il dichiarato impegno a sostegno dell’evoluzione della medicina generale che, nel rispetto e nella continuità della sua tradizione e della sua peculiarità, è riconosciuta come soggetto di riferimento per rispondere alle richieste di salute dei cittadini italiani garantendo la sostenibilità del Ssn. È stato un gioco di squadra tra ministero, regioni e sindacato, che ha consentito di prevedere particolari tutele per le colleghe in gravidanza e per i giovani che acquisiscono il titolo di formazione specifica». Soddisfatte anche le Regioni: «Con la chiusura dell’Accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale si completa un quadro contrattuale che coinvolge una parte importante della sanità italiana» ha dichiarato Antonio Saitta, coordinatore della Commissione salute della Conferenza delle Regioni. Soddisfatto anche il Presidente del Comitato di Settore, Massimo Garavaglia, ex assessore della Regione Lombardia, eletto alla Camera dei deputati, che sottolinea come proprio «il lavoro intenso del Comitato di Settore con il varo puntuale di atti di indirizzo abbia consentito lo sblocco delle trattative dando alle categorie interessate un quadro di maggiori certezze economiche e professionali, puntando su una maggiore qualità ed efficienza del Servizio Sanitario nazionale». Nessun cenno alle farmacie e alla trattativa sul rinnovo della loro convenzione, fermo al palo da quest’autunno.