I recenti interventi dei Tar di Sicilia e Campania su alcune disposizioni regionali riguardanti l’uso di locali distaccati per la farmacia dei servizi non hanno un impatto diretto sulle delibere adottate sullo stesso tema da altre regioni come Liguria e Lombardia. È quanto scrive Quintino Lombardo in un approfondimento pubblicato sul blog Ius Farma – Lombardo e Cosmo Studio Legale, dove l’esperto di legislazione della farmacia passa in rassegna implicazioni ed effetti delle due pronunce.
Le decisioni del Tar Campania (sentenza 6226/2024) e Sicilia (ordinanza 476/2024), hanno annullato o sospeso provvedimenti regionali che consentivano alle farmacie di utilizzare locali esterni per tutti i servizi previsti dal d.lgs. 153/2009. Tuttavia, avverte Lombardo, tali sentenze si riferiscono esclusivamente ai provvedimenti delle due regioni, senza conseguenze dirette sulle normative vigenti altrove.
Secondo l’avvocato, l’effetto dei due interventi è quello di limitare l’uso dei locali distaccati soltanto a vaccinazioni e test diagnostici con prelievo biologico, escludendo quindi gli altri servizi sanitari erogabili in farmacia. Ma, osserva Lombardo, questa posizione è in disaccordo con precedenti pronunce del Consiglio di Stato che avevano aperto alla possibilità per le farmacie di operare in spazi separati per attività come il laboratorio galenico e la prenotazione Cup (Tar Lombardia 659/2020, Tar Emilia-Romagna 486/2018, confermate rispettivamente dalle sentenze 6745/2021 e 2913/2022 del Consiglio di Stato).
Lombardo sottolinea che un’interpretazione più restrittiva delle norme come quella che propongono i due Tribunali regionali non è coerente con la logica della farmacia dei servizi, che prevede spazi adeguati per garantire la qualità delle prestazioni erogate. Inoltre, la Convenzione nazionale sottoscritta lo scorso dicembre conferma esplicitamente la possibilità di utilizzare locali distaccati per tutti i servizi previsti dal d.lgs 153/2009 (allegato 4, articolo 6), stabilendo criteri precisi per la loro organizzazione e autorizzazione.
La situazione, infine, potrebbe essere definitivamente chiarita con l’approvazione del ddl Semplificazioni, che il Governo aveva varato nella primavera scorsa e ancora attende di essere esaminato dalle Camere: il testo, infatti, prevede esplicitamente l’uso di locali distaccati senza distinzione tra i diversi servizi sanitari.