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Affaire Lucentis, il 27 febbraio scade il termine per i rimborsi alle Regioni

31 Gennaio 2019

Sono diverse le Regioni che ancora non hanno presentato a Roche e Novartis richiesta di risarcimento delle maggiori spese sostenute per l’acquisto del farmaco Lucentis. E per farlo c’è tempo soltanto fino al 27 febbraio, quando scatterà la prescrizione quinquennale sulla sentenza dell’Antitrust che nel 2014 aveva inflitto alle due aziende sanzioni per più di 180 milioni di euro. Lo ricordano due interrogazioni presentate ieri dal M5S in Puglia e Basilicata, autori i consiglieri regionali Marcio Conca e Luca Perrino, che chiedono a quale punto siano le pratiche dirette a ottenere i rimborsi

La vicenda è nota: al termine di un’indagine di parecchi mesi, l’Autorità garante della concorrenza aveva condannato Roche e Novartis per aver favorito l’uso del Lucentis in luogo dell’Avastin (più economico) nel trattamento delle maculopatie. Secondo l’Antitrust, in particolare, l’accordo di cartello avrebbe costretto le Regioni a maggiori spese per circa 1,2 miliardi di euro, un’accusa che Novartis ha impugnato prima davanti al Tar Lazio e poi alla Corte di giustizia europea, senza successo. Ora si attende il giudizio del Consiglio di Stato, anche se un anno fa Novartis si era rivolta ai servizi farmaceutici delle Regioni offrendosi di rimborsare il 70% delle spese sostenute per le iniezioni intravitreali di Lucentis.