dalle regioni

Case della salute, anche in Puglia si covano piani per metterci dentro la diretta

6 Giugno 2018

C’è anche la distribuzione diretta dei farmaci del Pht tra i servizi che troveranno posto nei Pta, Punti territoriali di assistenza, le Case della salute con cui la Regione Puglia si appresta a rafforzare le cure territoriali. E’ tutto scritto nel regolamento votato ieri dalla giunta per avviare la riconversione in Pta degli ospedali dismessi. Qualche struttura, come aveva spiegato giorni fa il governatore Michele Emiliano (che mantiene la delega di assessore alla Salute), sarebbe già aperta in forma sperimentale, ma l’obiettivodi fondo è quello di realizzare sul territorio 33 Case della salute, che faranno per gli assistiti da «porta di accesso» ai servizi sanitari.

La delibera, in sintesi, individua il “menù” minimo di servizi che ogni Pta dovrà erogare, cui poi si potranno sommare prestazioni aggiuntive – come la lungodegenza – in base a bisogni e dotazioni. Il perno è rappresentato dalla Pua, Porta unica di accesso, in sostanza il “front office” al quale gli assistiti si rivolgeranno per essere indirizzati sui corretti percorso. Tra gli altri servizi inderogabili gli ambulatori dei medici di famiglia, la cronicità, la specialistica, la diagnostica di primo livello, il punto prelievi, la postazione del 118 e, appunto, la farmacia territoriale. Cioè lo sportello da dove verranno dispensati i farmaci della diretta. Se spazi e dotazioni lo consentiranno, infine, i Pta potranno anche dotarsi di sala operatoria per interventi in day service, oppure di apparecchiature diagnostiche “pesanti” come Tac e risonanze magnetiche.

Federfarma Puglia, però, non intende restarsene in silenzio. «Lunedì incontreremo Emiliano» spiega a FPress il presidente del sindacato regionale, Vito Novielli «gli ricorderemo la consolidata collaborazione che lega da tempo farmacie del territorio e Regione e metteremo sul tavolo le nostre richieste: coinvolgimento nella presa in carico delle cronicità, rafforzamento della dpc, ampliamento della partecipazione a screening e campagne, inclusa la vaccinale per gli adulti. Insomma gli ricorderemo che i problemi della sanità regionale si superano facendo leva sulle farmacie del territorio, non andando nella direzione opposta».