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Puglia, partenza a scaglioni per lo screening del tumore al colon retto

18 Settembre 2019

La prima a cominciare, nei giorni scorsi, è stata la provincia di Bat (Barletta, Andria, Trani). Il 30 settembre toccherà a Bari, a ottobre Foggia e poi, a ruota, il resto delle Asl, con le ultime al via entro la fine dell’anno o l’inizio del nuovo. Parte a scaglioni la prima campagna pugliese per lo screening del colon retto che fa leva sul contributo attivo delle farmacie pugliesi. Frutto dell’accordo sottoscritto da Regione, Federfarma e Assofarm nel settembre 2017, il progetto ha dovuto affrontare una lunga gestazione per la complessità dell’apparato organizzativo da mettere in piedi (la delibera portante risale al novembre 2018, quella che completa l’assetto e recepisce l’intesa tra farmacie e distributori all’aprile scorso) ma ora i motori sono finalmente accesi.

Circa 1.300 le farmacie aderenti soltanto nelle due province di Bat e Bari, un milione e 200mila gli assistiti pugliesi (50-69 anni) coinvolti, 4 milioni e mezzo di euro il finanziamento stanziato dalla Regione per la campagna. Quanto alla remunerazione, l’intesa riconosce ai farmacisti titolari un forfait per la formazione di 100 euro (anche in questo caso ogni Asl ha seguito la propria tabella di marcia, a Bari l’aggiornamento si è concluso nei giorni scorsi) più 2,50 euro per ogni campione inviato in laboratorio, incrementabile in base al tasso di adesione raggiunto (al 50% diventano 4 euro). «Sono numeri importanti che danno la misura della rilevanza di cui gode il progetto» commenta a FPress Vito Novielli, presidente di Federfarma Puglia «con questa campagna la Regione si affida alle farmacie per agevolare la partecipazione e quindi aumentare i tassi di adesione».

Gli assistiti della fascia interessata allo screening riceveranno una lettera a casa che li inviterà a recarsi in farmacia e ritirare il kit. I campioni dovranno essere poi restituiti alla stessa farmacia che li affiderà al suo grossista, perché vengano inviati ai laboratori di analisi. «I distributori» riprende Novielli «provvederanno allo stoccaggio dei kit e alla consegna alle farmacie, a cadenza bisettimanale. E con la stessa cadenza passeranno a ritirare i campioni».