dalle regioni

Tamponi rapidi in farmacia, in Friuli si ragiona su accordo

28 Gennaio 2021

Potrebbe aggiungersi presto anche il Friuli Venezia Giulia all’elenco delle Regioni che hanno delegato alle farmacie del territorio lo screening di covid-19 mediante tamponi antigenici rapidi. Per oggi, infatti, è in programma un incontro tra assessorato regionale alla salute e Federfarma per valutare l’avvio di una campagna ricalcata sul modello veneto: prelievi soltanto a chi non presenta sintomi e a chi non ha avuto contatti stretti con positivi, che invece dovranno rivolgersi a medico di base e azienda sanitaria.

Intanto però, come riferisce la stampa regionale, i generalisti esprimono la loro contrarietà a eventuali accordi sul tema, così come sulla vaccinazione in farmacia: «Il medico faccia il medico e il farmacista il farmacista», è il commento di Khalid Kussini, segretario udinese della Fimmg. Ma la replica delle farmacie non si fa attendere: il prelievo sarebbe effettuato dagli infermieri e la diagnosi sarebbe comunque delegata a un medico.

Dibattito aperto anche in Toscana, altra Regione che ancora non ha chiamato in causa le farmacie: con una mozione presentata in Consiglio regionale, i gruppi consiliari di Forza Italia e di Fratelli d’Italia hanno chiesto che la Toscana «segua l’esempio di altre Regioni italiane e consenta anche alle farmacie di svolgere tamponi rapidi per la campagna di screening contro il covid-19. I tamponi rapidi in farmacia danno l’esito in soli 15 minuti e permettono di testare migliaia di persone e intercettare il più rapidamente possibile i nuovi positivi asintomatici, contribuendo a contenere eventuali focolai, a partire da quelli a scuola e in famiglia».