dalle regioni

Toscana, luce verde alla dematerializzazione delle ricette bianche

1 Settembre 2022

Si allarga alla Toscana la dematerializzazione della ricetta bianca avviata nella primavera scorsa in un primo scaglione di regioni che comprendeva Valle D’Aosta, Trentino Alto Adige, Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Sicilia. Ad annunciarlo una nota diffusa ieri dalla Giunta regionale: «Il servizio» si legge nella comunicazione «è partito da pochissimi giorni e sono già stati emessi 15 mila codici». La piattaforma è la stessa che i servizi informatici della Regione avevano già sviluppato durante la pandemia, prima per la digitalizzazione dei promemoria da ricetta rossa (dpc compresa) e poi per le prescrizioni delle visite specialistiche e di diagnostica ambulatoriale.

«Prima» ricorda la nota «occorreva passare dall’ambulatorio per ritirare la ricetta e con quella andare in farmacia o chiamare il Cup per prenotare visite ed esami specialistici. La dematerializzazione ha reso più comoda la vita a tutti: il medico prescrive, il paziente riceve per sms o per email un codice e con quello si fa tutto». Da marzo 2020 a oggi, calcola la Regione, sono stati inviati e gestiti dal sistema quasi 62 milioni di messaggi sms, riguardanti ricette di farmaci o prestazioni Ssn.

«La Toscana» commenta il presidente, Eugenio Giani «ha sempre creduto molto nella digitalizzazione e quello delle ricette elettroniche è solo un esempio di ciò che stiamo facendo, accanto al Fascicolo sanitario on line o all’app Toscana Salute, dove sempre più numerosi sono i servizi cui si può accedere». La ricetta bianca dem, come noto, può essere spedita anche nelle farmacie fuori regione.