In circa due anni, dall’inizio del 2021 a questo dicembre, le farmacie inglesi hanno somministrato circa 33 milioni di vaccini covid tra prima e seconda dose e successivi richiami. A riportare la cifra il ministro della Salute, Maria Caulfield, che il 12 gennaio ha risposto a un’interrogazione parlamentare scritta. Secondo quanto scrive la rivista Chemist&Druggist, il Dipartimento della salute ha sostanzialmente confermato la cifra: dall’avvio della campagna vaccinale al 20 dicembre scorso, in Inghilterra sono state somministrate 144.211.386 dosi, messi assieme tutti i centri di inoculazione. Questo, scrive il magasine, significa che le farmacie hanno utilizzato circa il 23% di tutti i vaccini covid.

Per Malcolm Harrison, amministratore delegato della Company chemist’s association (Cca), si tratta di «un’ulteriore testimonianza della volontà e dell’impegno profuso dalle farmacie nella pandemia. È sempre più chiaro che le farmacie possono essere la sede dove organizzare tutte le vaccinazioni». Lo stesso aveva dichiarato qualche giorno prima Sarah Ellys Harrison, segretario alla salute del “governo ombra” laburista, secondo la quale alle farmacie dovrebbero essere affidate molte più campagne vaccinali.

Rendere le farmacie il luogo di riferimento per tutti i vaccini, ha detto in particolare Harrison, «assicurerebbe gli investimenti di cui il settore ha bisogno ma allo stesso tempo terrebbe le persone lontane dagli ambulatori medici, sempre più sovraffollati».