estero

Francia, introdotto il reato di “incitamento all’abbandono delle cure”

17 Febbraio 2024

Sta facendo discutere, in Francia e non solo, l’articolo 4 della nuova legge contro le devianze settarie approvato mercoledì 14 febbraio dall’assemblea nazionale. La disposizione, respinta e riscritta il giorno prima, introduce il reato di “incitamento all’abbandono delle cure” e lo punisce con pene da uno a tre anni di reclusione e sanzioni da 30 a 45mila euro (quando l’istigazione sortisce danni a colui che la subisce).

L’articolo era stato bocciato martedì dall’Aula con 116 voti (contro 108) sull’onda delle preoccupazioni espresse dall’opposizione per le ricadute sulle libertà fondamentali dell’individuo, a partire da quella di espressione: con questa norma, è stato osservato nel corso del dibattito parlamentare, potrebbero essere perseguiti anche gli informatori scientifici che criticano l’industria farmaceutica.

Ritirata la bozza, il presidente della commissione Legislativa, Sacha Houlié, ha corretto l’articolo accogliendo le critiche delle opposizioni e l’ha ripresentato il giorno dopo all’Aula, che l’ha approvato con 182 voti favorevoli e 137 contrari.

Per Arthur Delaporte, del Partito socialista, l’articolo nelal sua nuova formulazione è «più necessario che mai per difendere la scienza», quando «sui social network si scrivono cose inaccettabili». Secondo la Missione interministeriale per la vigilanza e il contrasto agli abusi settari, i casi di istigazione all’abbandono delle cure o a passare a trattamenti non ufficiali sono aumentati dell’86% tra il 2015 e il 2021, a causa dei circoli anti-vax fioriti durante la pandemia di Covid.

A tal proposito, l’articolo considera un’aggravante l’uso di mezzi digitali o elettronici per manipolare soggetti deboli o fragili, mentre nel caso in cui le vittime siano minori dispone un prolungamento dei termini di prescrizione.