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Inghilterra, un successo il servizio per il controllo dell’udito in farmacia

24 Febbraio 2024

Sono più di cinquemila i pazienti con problemi di udito trattati in un anno da venti farmacie dell’area sud-occidentale di Londra nell’ambito di un progetto pilota diretto a ridurre i tempi di attesa per gli assistiti in ospedali e studi medici. I dati finali della sperimentazione, lanciata nel settembre 2022, sono stati diffusi nei giorni scorsi dal Pharmaceutical journal, la rivista della Royal pharmaceutical society: all’origine del progetto, la constatazione che nell’area cittadina il Nhs, il servizio sanitario pubblico, non assicurava «servizi equi e gratuiti per il controllo dell’udito e la rimozione del cerume». In particolare, i pazienti venivano spesso indirizzati a un otorinolaringoiatra o a un audiologo nell’ambito delle cure di secondo livello e di conseguenza dovevano affrontare lunghi tempi di attesa o finivano per rivolgersi al privato.

Il progetto pilota si è protratto per un anno e ha coinvolto venti farmacie del territorio distribuite nel sud-ovest di Londra, a Merton, Wandsworth e Richmond, che hanno offerto valutazioni, screening dell’udito e rimozione del cerume con dispositivi digitali. I dati finali dicono che nell’arco della sperimentazione 7.648 pazienti sono stati indirizzati alle farmacie dai 72 studi di medicina generale attivi nella zona. Di questi, 5.353 persone (il 70%) hanno completato il trattamento in farmacia e 4.531 (85%) hanno effettuato un’otoscopia digitale, seguita dalla rimozione del cerume (tramite microaspirazione) e/o da un controllo dell’udito. Infine, a 193 pazienti è stato raccomandato (in seguito al controllo) di rivolgersi ai loro medici di famiglia o a un medico specialista. «Nel complesso» recita il rapporto finale «il percorso pilota sembra apportare benefici al sistema sanitario locale ed è un servizio che può essere implementato in modo sostenibile».

Amit Patel, amministratore delegato della Community Pharmacy South West London, ha dichiarato al Pharmaceutical Journal di essere «particolarmente orgoglioso» di questo progetto innovativo: «La dedizione delle nostre farmacie e degli operatori sanitari nel fornire questo servizio è stata a dir poco notevole. Sarebbe davvero una perdita se questa esperienza non fosse rinnovata».