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Influenza, Germania e Uk hanno già programmato il loro fabbisogno in vaccini

28 Aprile 2021

I farmacisti italiani ancora ricordano com’è andata l’ultima stagione influenzale, i gravi problemi incontrati da alcune Regioni nell’approvvigionamento dei vaccini e le ridottissime forniture ottenute dalle farmacie del territorio per la domanda privata, transitate per di più dal canale della dpc. All’origine di una situazione senza precedenti, il ritardo con cui il nostro Paese aveva cominciato a inviare i propri ordini alle industrie, soltanto dalla tarda primavera quando diversi suoi vicini avevano già programmato i loro acquisti dall’autunno precedente.

Fa quindi scattare un piccolo campanello d’allarme la notizia, riportata dalla rivista Daz.online, che il governo tedesco ha già quantificato e opzionato la fornitura dei vaccini antinfluenzali per la prossima stagione 2021-2022: complessivamente sarebbero 26,8 milioni di dosi, ossia i 20 milioni che vengono abitualmente ordinati ogni anno più altri 6,85 milioni considerata la necessità di assicurare la stessa copertura “allargata” dell’anno scorso. Attenzione però: nella stagione 2020-2021 la Germania aveva acquistato “soltanto” sei milioni di vaccini in aggiunta ai 20 abituali, l’ordine per quest’anno prevede quasi un milione di dosi in più.

Anche in Inghilterra la programmazione per la prossima stagione influenzale è già stata chiusa da tempo e gli ordini hanno raggiunto le aziende produttrici: in una lettera risalente a febbraio, la direzione medica di Nhs England ha chiesto a medici di famiglia e farmacie del territorio di inviare le loro prenotazioni ai Pct di riferimento (Primary care trust, l’equivalente dei nostri distretti), tenuto conto che l’obiettivo della nuova campagna è di vaccinare 30 milioni di persone. In particolare, dice la lettera, «le farmacie dovrebbero quantificare i loro ordini con l’obiettivo minimo di confermare le somministrazioni totalizzate nella stagione 2020-2021». L’auspicio, poi, è che i farmacisti giochino un ruolo importante nella vaccinazione della fascia 50-64 anni, in modo che i medici di famiglia possano concentrarsi sulle categorie più vulnerabili. In ogni caso, se l’obiettivo è quello di aumentare il totale dei vaccinati, è lecito attendersi acquisti in aumento anche dal governo inglese.

E l’Italia? Il ministero della Salute ha pubblicato nel giorni scorsi le Raccomandazioni per la vaccinazione antinfluenzale 2021-2022, che individuano le fasce target e fissano gli obiettivi vaccinali: minimo 75% per tutte le categorie, ottimale 95%. A tal fine, l’invito del Ministero è di approntare in ogni Asl/Regione una lista degli idonei, estratti dagli elenchi delle esenzioni e nel caso dalle liste dei mmg e dei pediatri di libera scelta. Ma soprattutto, dal documento spicca la raccomandazione che «Regioni e Province Autonome avviino le gare per l’approvvigionamento dei vaccini anti-influenzali al più presto, basandole su stime effettuate sulla popolazione eleggibile e non sulle coperture delle stagioni precedenti». Basta che non si ripeta il copione dell’ultima stagione.