Senza categoria

Aggiornamento Ema ed Ecdc su variante Delta, vaccini e mascherine

15 Luglio 2021

La vaccinazione rimane una delle protezioni più efficaci contro covid, quindi finché non sarà stata raggiunta una copertura vaccinale adeguata è opportuno mantenere mascherine e distanziamento sociale come misure per contenere la trasmissione della variante Delta. E’ quanto scrivono l’Ema e l’Ecdc (Il centro europeo per il controllo delle malattie) in un aggiornamento diffuso ieri. «La variante B.1.617.2» si legge nella nota «si sta diffondendo rapidamente in Europa e potrebbe seriamente ostacolare gli sforzi per controllare la pandemia. Le evidenze suggeriscono che il suo tasso di trasmissione è superiore all’Alfa del 40-60% e può essere associata a un rischio più elevato di ospedalizzazione».

Entro la fine di agosto, stima l’Ecdc, la variante Delta rappresenterà il 90% di tutti i virus Sars-CoV2 che circolano nell’Ue. «Ciò rende essenziale che i Paesi accelerino i programmi di vaccinazione, anche per ridurre la possibilità che insorgano nuove varianti». Prove preliminari, ricordano le due organizzazioni, suggeriscono che per essere protetti contro la Delta occorrono entrambe le dosi di un vaccino covid a doppia somministrazione come Comirnaty, Spikevax (Moderna) o Vaxzevria (AstraZeneca). Secondo il Vaccine Tracker dell’Ecdc, invece, ci sono ancora 10 paesi dell’Ue/See (Spazio economico europeo) dove il 30% o più degli over 80 anni non ha ancora completato il ciclo vaccinale (in Italia sono il 10% circa),

Per accelerare, ricorda la nota, diversi Paesi hanno rivisto le proprie strategie: c’è chi ha modificato l’intervallo tra la prima e la seconda dose in base alla situazione epidemiologica e alla circolazione delle varianti, mentre altri (circa la metà degli Stati membri) hanno deciso di ricorrere alla vaccinazione eterologa, ossia con vaccini diversi tra prima e seconda dose. «Ci sono buone basi scientifiche per aspettarsi che questa strategia sia sicura ed efficace» scrivono Ema ed Ecdc «l’uso della vaccinazione eterologa può consentire una protezione più rapida delle popolazioni e un uso migliore delle scorte di vaccini disponibili». In particolare, i risultati preliminari di studi condotti in Spagna, Germania e Regno Unito suggeriscono una risposta immunitaria soddisfacente e nessun problema di sicurezza.

«Al momento» si legge ancora nell’aggiornamento «è troppo presto per confermare se e quando sarà necessaria una dose di richiamo per i vaccini covid, perché le campagne di vaccinazione e gli studi in corso non hanno ancora fornito dati sufficienti, considerata anche la diffusione di varianti». Tuttavia, qualsiasi nuova prova che si renderà disponibile sull’argomento sarà rapidamente esaminata. «L’Ema sta anche collaborando con gli sviluppatori di vaccini per coordinare l’analisi dei dati, qualora si rivelasse necessaria una terza dose verranno prese tutte le disposizioni regolamentari necessarie».