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Patto salute, dalla bozza del Mef spariti i passaggi sulla farmacia dei servizi

8 Novembre 2019

Non c’è più la farmacia dei servizi, almeno in apparenza, nella bozza di Patto per la salute uscita dal ministero delle Finanze. Il testo è stato divulgato l’altro ieri da Quotidiano Sanità ed è una versione rimaneggiata e corretta della stesura approntata a settembre dal ministero della Salute per fare il punto sulla trattativa con le Regioni attorno al nuovo Patto. Come si ricorderà, la bozza passava in rassegna in una quindicina di schede i temi salienti del confronto e al punto 8 (Sviluppo dei servizi territoriali) prometteva di «proseguire il percorso di qualificazione della Farmacia dei servizi», da coinvolgere «nella gestione di problematiche relative alla salute della persona, ai processi di presa in carico e non solo alla dispensazione del farmaco».

Di tali passaggi non c’è più traccia nella bozza riveduta e corretta dal Mef. Che, come scrive Quotidiano Sanità, boccia diverse delle richieste avanzate dalle Regioni e riassunte nelle schede, per esempio sulla compatibilità tra la carica di governatore e commissario ad acta per la Sanità, sulla flessibilità dei tetti di spesa per il personale e sulla permanenza volontaria oltre i 40 anni di lavoro dei medici specialisti (per ovviare alle carenze di personale). Il no del Mef a tali proposte è esplicitato dalla barratura dei commi che le riguardano, alla scheda 8 invece il paragrafo relativo alla farmacia dei servizi semplicemente è sparito. L’intera scheda, per essere precisi, ha subito un esteso rimaneggiamento e nella nuova versione i riflettori sono puntati su medici di famiglia e infermieri: per quanto concerne i primi, viene auspicato un «riordino» che favorisca «l’integrazione con tutte le figure professionali, compresa l’infermieristica di comunità, per garantire la completa presa in carico delle persone». Per quanto concerne gli infermieri, l’obiettivo è quello di coprire «l’enorme incremento del bisogno di continuità dell’assistenza e di aderenza terapeutica, in particolare per i soggetti più fragili affetti da co-morbilità».