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Germania, Bassa Sassonia: farmacista di reparto d’obbligo negli ospedali

2 Novembre 2018

Negli ospedali della Bassa Sassonia, regione federale ubicata nel nord-ovest della Germania, ospedali e cliniche sanitarie dovranno dotarsi di farmacisti di reparto entro il 2022. E’ quanto prevede un emendamento alla legge sull’assistenza ospedaliera approvato la settimana scorsa dal Parlamento regionale. Il provvedimento nasce dagli ultimi sviluppi del caso di Niels Högel, l’infermiere di Wilhelmshaven condannato nel 2015 all’ergastolo per l’omicidio di sei pazienti: dopo la sentenza l’uomo aveva confessato l’assassinio un’altra trentina di degenti, per poi aggiungerne un’ulteriore settantina un mese fa. L’emozione scatenata dalla vicenda ha convinto il Parlamento della Bassa Sassonia a varare con urgenza un pacchetto di modifiche alla legge regionale sull’organizzazione ospedaliera, allo scopo di incrementare la sicurezza dei pazienti e i livelli di controllo sugli ospedali.

In tale intervento legislativo rientra la norma che impone a tutte le strutture sanitarie della regione di dotarsi di farmacisti clinici in numero adeguato «alle dimensioni e alla specializzazione dei reparti e dei servizi forniti» entro il 1 gennaio 2022. Gli ospedali, impone la legge, dovranno determinare mediante regolamenti interni le modalità con cui il farmacista vigilerà in qualità di consulente su dosaggi e sequenza dei trattamenti somministrati ai pazienti, nuove terapie, eventuali sovrapposizioni tra medicinali.

Il farmacista di reparto, continua l’emendamento, «ha la responsabilità di contribuire, in cooperazione con il personale medico, alla somministrazione di terapie basate su farmaci sicuri, efficaci ed economici, e quindi a una gestione più efficiente delle terapie». Rientrano dunque nelle sue competenze eventuali verifiche o test su interazioni, effetti collaterali o rischi legati all’impiego sul paziente di un particolare farmaco e sulle sue possibili alternative; l’esame post-ricovero del paziente per accertare quali adattamenti si rendono necessari al suo piano terapeutico rispetto alla dotazione di farmaci dell’ospedale; consigliare il personale medico e infermieristico sui trattamenti farmaceutici somministrati in ospedale, così come sulla conservazione dei medicinali e sulla sicurezza dei degenti.

Come spiega la rivista tedesca Daz.online, la legge del lander federale rappresenta una novità assoluta per l’intera Germania: in base alle norme nazionali, infatti, gli ospedali possono disporre di farmacisti clinici nel proprio personale ma mancano obblighi formali. E in una riunione dei ministri regionali della Sanità risalente a pochi giorni fa, il rappresentante della Bassa Sassonia ha invitato i colleghi a prendere esempio dalla sua Regione e adottare provvedimenti analoghi, magari nel quadro di una norma nazionale da mettere in pista su intervento del governo federale.