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Congresso Fimmg lombarda, mg e farmacie sostengono piano cronicità

22 Febbraio 2019

Fiducia e prossimità. E’ il binomio che fa da tema portante del Congresso regionale di Fimmg Lombardia, inaugurato ieri a Milano e ospitato fino a sabato alla Fondazione Feltrinelli. Sono i due valori nei quali si riconosce la medicina di famiglia ma anche la farmacia, che non a caso rappresentano due delle colonne portanti della riforma sociosanitaria lombarda e della presa in carico delle cronicità. Ne ha parlato l’assessore al Welfare, Giulio Gallera, nel saluto con cui ha aperto i lavori congressuali: «La riforma» ha detto «sta funzionando grazie all’intenso lavoro svolto dai medici di famiglia, che stanno conducendo un’intensa opera di sensibilizzazione e di presa in carico del paziente cronico. Dei 310.000 pazienti che hanno attivato il percorso di presa in carico, ben 245.829 sono stati arruolati dai medici di mg o dai pediatri di libera scelta, riuniti in forma cooperativa. La sottoscrizione successiva del patto di cura, con la definizione di un piano di assistenza individuale, è avvenuta in 201.266 casi attraverso i medici di base, a testimonianza dell’efficacia del loro ruolo proattivo, informativo e propositivo nella vita dei cittadini». Per questo motivo Gallera è convinto che i numeri continueranno a crescere. «L’accordo che abbiamo firmato a ottobre prevede che siano i medici di mg a invitare in prima persona i pazienti ad aderire» ha ricordato «tra breve comincerà a essere applicato».

I medici di famiglia, dunque, si candidano a un ruolo di primo piano nella presa in carico del paziente, con le farmacie pronte a collaborare per snellire percorsi e burocrazia dei malati (vedi la stampa del promemoria) oppure vigilare sull’aderenza terapeutica per conto e d’intesa con i medici di famiglia; servirà quindi esplorare gli spazi di potenziale convergenza per scongiurare sovrapposizioni e privilegiare invece sinergie basate sulla complementarità. Se n’è parlato nella tavola rotonda che ieri mattina ha messo di fronte professionisti e amministratori della sanità: per la sanità lombarda c’erano tra gli altri Walter Bergamaschi, direttore generale dell’Ats Città di Milano, Mara Azzi, direttore generale dell’Ats di Pavia, Marco Bosio, direttore generale dell’Asst Niguarda; per i medici di famiglia Gabriella Levato, segretario regionale di Fimmg Lombardia, e per le farmacie Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia. «Le farmacie sono il territorio» ha ricordato Racca «il primo presidio del Ssn. Con i medici di famiglia c’è già una cospicua collaborazione, ma la riforma della cronicità impone a farmacie e mmg di lavorare ancora più d’intesa nell’interesse del cittadino e della sanità pubblica. Noi siamo pronti».