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Aderenza terapeutica, meno di un medico su due vigila sugli anziani

16 Ottobre 2020

Il 39% degli anziani assume almeno quattro farmaci diversi, ma soltanto il 43% è stato contattato dal proprio medico curante nell’ultimo mese per verificare che i medicinali siano assunti correttamente, cioè nei dosaggi o nei tempi prescritti. E’ quanto emerge dall’ultimo report Passi d’Argento, l’osservatorio dell’Istituto superiore di sanità che fotografa lo stato di salute della popolazione over 64 tramite sondaggi a cadenza biennale condotti dal personale sociosanitario delle 18 Regioni che partecipano al programma: i dati relativi al quadriennio 2016-2019 dicono che 9 anziani su 10 hanno fatto uso di farmaci nella settimana che ha preceduto l’intervista; in particolare, assume almeno quattro medicinali il 43% di chi soffre di almeno una patologia cronica e il 71% di coloro che hanno comorbidità.

Il consumo – in particolare di 4 o più farmaci – cresce con l’età (56% fra gli ultra84enni), è più frequente tra le persone con difficoltà economiche (53%) e chi ha più bassa istruzione (46%) e non mostra una significativa differenza per genere. In alcune aree del Sud, come Calabria e Sicilia, la quota di popolazione anziana che consuma almeno quattro medicinali si avvicina a valori attorno al 50%, in aree del Nord come il Piemonte tale quota riguarda poco più del 20%. Queste differenze regionali riflettono le differenze nella prevalenza di policronici nella popolazione anziana.

Forti differenze regionali anche nella vigilanza dei medici di famiglia rispetto all’aderenza terapeutica degli anziani in cura: Friuli Venezia Giulia, Toscana e buona parte del Sud mostrano valori superiori alla media nazionale, i tassi peggiori invece si registrano al Nord.