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Analisi Iss sui deceduti da Covid 19: ultra80enni cronici quelli più a rischio

9 Marzo 2020

L’età media dei pazienti positivi a Covid-2019 e deceduti è di 81 anni. Si tratta in maggioranza di uomini e in più di due terzi dei casi avevano tre o più patologie preesistenti. E’ quanto rivela un’analisi condotta dall’Istituto superiore di sanità (Iss) su dati provenienti dai questionari per la rilevazione dei casi di morte. L’età media dei deceduti è di 81 anni, circa 20 in più rispetto alla media della popolazione che ha contratto l’infezione; il 42,2% delle morti si è avuta nella fascia di età 80-89 anni, il 32,4% tra 70 e 79, l’8,4% tra 60 e 69, il 2,8% tra 50 e 59 e il 14,1% sopra i 90 anni.

Le donne decedute dopo aver contratto un’infezione da Covid-2019  sono il 26,7% del totale e hanno un’età più alta rispetto agli uomini (83,4 anni vs. 79,9). Il numero medio di patologie è di 3,4 (mediana 3, deviazione standard 2,1). Complessivamente, il 15,5% del campione presentava 0 o 1 patologie pregeresse, il 18,3% due patologie, il 67,2% tre o più. La comorbidità più rappresentata è l’ipertensione (presente nel 74,6% del campione), seguita dalla cardiopatia ischemica (70,4%) e dal diabete mellito (33,8%).

Il tempo mediano dall’insorgenza dei sintomi al ricovero in ospedale è stato di 5 giorni, la mediana del tempo intercorso tra il ricovero e il decesso 4 giorni. «Anche se preliminari, questi dati confermano le osservazioni fatte fino a questo momento nel resto del mondo sulle caratteristiche principali dei pazienti» commenta il presidente dell’Istituto, Silvio Brusaferro «in particolare, gli anziani e le persone con patologie preesistenti rimangono la fascia più a rischio. Si tratta di persone molto fragili, che spesso vivono a stretto contatto e che dobbiamo proteggere il più possibile».