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Lecce, assistiti esasperati per gli orari della diretta e i ritardi della burocrazia

12 Maggio 2022

Per un’Azienda sanitaria – quella di Bari – che si sforza di limitare i disagi della distribuzione diretta con accessi su prenotazione e recapito a domicilio per i fragili, eccone un’altra – quella di Lecce – che invece ripropone il copione classico della dispensazione Asl: orari ridotti, lunghe code, assistiti scontenti e costretti a penose peregrinazioni. Accade alla farmacia dell’ex ospedale Fazzi, dove ieri tra la gente in fila già dalla mattina presto si sono registrati momenti di esasperazione.

Il problema più grave, come riferisce la stampa locale, sono gli orari di apertura: soltanto tre ore al giorno, dalle 8.30 alle 11.30, troppo poche per chi lavora e dunque non può muoversi liberamente. Non solo: il disbrigo delle pratiche per ottenere presidi e farmaci richiede usualmente settimane, il centralino non risponde mai e di recente a un’assistita sarebbero stati consegnati i farmaci di un’altra paziente.

Problemi che fanno coppia con quelli che tormentano la sede centrale dell’Asl: dall’inizio della settimana, infatti, un cartello compare all’ingresso dell’ufficio che gestisce le esenzioni dal ticket e la scelta del medico di fiducia: per carenza di personale, dal 10 maggio saranno espletate non più di 60 pratiche al giorno. La novità, ovviamente, non è piaciuta agli assistiti in coda che ieri hanno chiamato la Polizia, la quale non ha potuto far altro che raccogliere i reclami e verbalizzare. E da stamattina, di nuovo tutti davanti in fila all’Asl e alla farmacia dell’ospedale.