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Antitrust, indagine su otto produttori del principio attivo ranibizumab

6 Giugno 2024

L’Autorità garante della concorrenza ha avviato un’istruttoria nei confronti di Samsung Bioepis Ltd, Samsung Bioepis Nl Bv, Biogen, Biogen Italia, Genentech, Novartis Ag, Novartis Europharm e Novartis Farma per una presunta intesa restrittiva della concorrenza nel mercato del principio attivo ranibizumab, destinato alla cura di importanti patologie oculari.

L’ipotesi, come riporta una nota dell’Antitrust, è che le aziende abbiano instaurato un coordinamento delle strategie commerciali per ritardare l’ingresso nel mercato italiano di Byooviz (principio attivo ranibizumab), un farmaco biosimilare sviluppato e commercializzato dai gruppi Samsung Bioepis e Biogen. Byooviz è il biosimilare di Lucentis, a sua volta sviluppato da Genentech e commercializzato in Italia dal gruppo Novartis.

Queste condotte, se confermate, rivelerebbero pure l’esistenza di un’alterazione delle dinamiche competitive tale da limitare artificiosamente la concorrenza basata sui meriti.

Nel settore farmaceutico tali condotte dilatorie dell’ingresso nel mercato di un farmaco biosimilare concorrente a quello originario causano ripercussioni negative sui possibili risparmi per gli acquisti a carico del Servizio Sanitario Nazionale, oltre che pregiudizi nei confronti dei pazienti e dei contribuenti in termini di ampiezza dell’offerta e di prezzi più bassi. Infatti in genere i farmaci biosimilari vengono commercializzati a un costo significativamente inferiore a quello dei rispettivi originator.

Il 28 maggio funzionari dell’Autorità hanno svolto ispezioni nelle sedi di Biogen Italia, Novartis Farma e altri soggetti ritenuti in possesso di elementi utili all’istruttoria, con l’ausilio del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza. Parallelamente, l’Autorità per la concorrenza olandese (Autoriteit Consument & Markt) ha svolto ispezioni in Olanda presso la sede di Samsung Bioepis Nl Bv.