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Dall’Ema il punto sulla ricerca di farmaci e vaccini contro il coronavirus

1 Aprile 2020

Al momento nessuno dei farmaci in via di sviluppo si è dimostrato efficace nel trattamento del coronavirus. E’ quanto riferisce l’Ema, l’Agenzia europea dei medicinali, in una nota diffusa ieri sulla base dei dati preliminari presentati dai laboratori di ricerca. «Il team di Ema su covid-19» riferisce la comunicazione, subito ripresa dall’Aifa «è in contatto con gli sviluppatori di circa 40 terapie farmacologiche e nelle ultime settimane ha avviato un dialogo con numerosi laboratori».

I farmaci attualmente sottoposti a sperimentazione clinica, prosegue la nota, includono remdesivir (medicinale sperimentale), lopinavir/ritonavir (al momento autorizzato come medicinale anti-hiv), clorochina e idrossiclorochina (al momento autorizzate a livello nazionale per il trattamento della malaria e di alcune malattie autoimmuni, come l’artrite reumatoide), gli interferoni sistemici e in particolare interferone beta (al momento autorizzato per il trattamento di malattie come la sclerosi multipla) e gli anticorpi monoclonali con attività contro componenti del sistema immunitario.

L’Agenzia europea, inoltre, è in contatto con gli sviluppatori di circa dodici potenziali vaccini contro il coronavirus. Per due di questi sono già stati avviati gli studi clinici di fase I, condotti su volontari sani. La stima dell’Ema è che potrebbe essere necessario almeno un anno prima che uno di questi vaccini arrivi alla fase dell’approvazione e sia quindi disponibile in quantità sufficienti per un utilizzo diffuso. L’Agenzia, conclude la nota, continuerà a lavorare con industrie e ricercatori per fornire assistenza sui requisiti regolatori, affinché ogni medicinale potenzialmente efficace possa essere messo a disposizione dei pazienti il più rapidamente possibile.