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Lea, Cittadinanzattiva: Calabria e Campania le sole inadempienti

1 Agosto 2018

Sono Calabria e Campania le Regioni che, in base a una prima valutazione provvisoria del ministero della Salute, risultano inadempienti rispetto alla capacità di garantire ai cittadini i Livelli essenziali di assistenza (Lea), cioè di quei servizi e prestazioni che vanno assicurati in modo uniforme sull’intero territorio nazionale. E’ quanto emerge dai dati provvisori del monitoraggio Lea 2016 del ministero della Salute, contenuti nel Rapporto di Coordinamento di Finanza Pubblica 2018 della Corte dei Conti e riferiti ieri da Cittadinazattiva. Nel 2015, ricorda una nota dell’associazione, le Regioni inadempienti erano 5. La Calabria nel 2016 ha raggiunto un punteggio di 144, perdendo 3 punti rispetto all’anno precedente. La Campania invece, pur attestandosi su un punteggio ancora più basso, 124, è la Regione che in assoluto ha guadagnato più punti: +18. Sicilia, Molise e Puglia che nel 2015 erano considerate Regioni “inadempienti” nel 2016 sono tutte “adempienti”, con punteggi pari rispettivamente a 163, 164, 169.

Sotto la lente di Cittadinazattiva, in particolare, il mai colmato divario tra Nord e Sud: il Veneto è la Regione con il punteggio Lea più elevato, 209, e sono 85 i punti di scarto con l’ultima. «La forbice che ancora c’è tra le Regioni» commenta Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva «è inaccettabile e conferma ancora una volta le profonde disuguaglianze del
nostro Ssn e soprattutto la necessità di una forte strategia unitaria per il loro contrasto». Bene dunque, prosegue il coordinatore del Tdm, «la proposta del Ministro della Salute di rivedere i criteri di riparto del Fondo sanitario nazionale. Ma non è sufficiente: chiediamo che si rafforzi il sistema di monitoraggio
dei Lea, a partire dalla sua capacità di fornire dati più anziché a due anni di distanza».

Infine, da Cittadinanzattiva arriva anche la richiesta «di introdurre nel Comitato nazionale Lea, che è l’organo preposto a valutare le Regioni, anche i rappresentati delle organizzazioni civiche. Il nuovo Sistema nazionale di garanzia dei Lea non è ancora sufficiente, deve essere rafforzato capitalizzando i dati del Piano nazionale esiti, perché misuri meglio ciò che accade sulle liste di attesa e verifichi lo stato di applicazione del Piano nazionale della cronicità». Sulle disuguaglianze Cittadinanzattiva ha lanciato da qualche
mese la campagna La salute è uguale per tutti – www.diffondilasalute.it, volta proprio a promuovere una riforma costituzionale che risolva le enormi disparità territoriali nell’accesso così come nell’offerta.