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Lorenzin media e il rinnovo della convenzione con i mmg pigia sull’acceleratore

16 Febbraio 2018

Accelerazione in vista per il nuovo contratto dei medici di famiglia, che finora viaggiava nella scia della convenzione delle farmacie e adesso invece potrebbe passarle davanti. Questa almeno è l’impressione che si ricava dall’incontro che ieri ha messo attorno a un tavolo il segretario nazionale della Fimmg, Silvestro Scotti, il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, e gli assessori Antonino Saitta e Massimo Garavaglia (foto). Al termine, Garavaglia ha annunciato che tra lunedì e martedì la Sisac riceverà l’atto d’indirizzo per la medicina convenzionata, che dovrebbe rimettere in moto la trattativa con i sindacati di categoria (al passo da parecchi mesi). «Siamo riusciti a trovare le risorse con uno sforzo di buona volontà» ha detto «malgrado il Governo abbia fallito sulle coperture nella Legge di Bilancio, e nonostante il Fondo sanitario 2018 sia inferiore di 8 miliardi rispetto al 2013».

Nell’accelerazione, peraltro, ha pesato anche la lettera che il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha inviato l’altro giorno al coordinatore della Sisac, Vincenzo Pomo, per invitarlo a stipulare rapidamente con i medici di base almeno un «pre-accordo» sugli adeguamenti economici, legati alla vacanza contrattuale (quasi dieci anni di mancati rinnovi). Soddisfatto per la svolta Silvestro Scotti, che ieri ha però lanciato un “avvertimento” a Pomo. «Ora manca solo un percorso negoziale rapido e concreto con la Sisac, che ci auguriamo si concluda in tempi brevi com’è avvenuto per il contratto degli statali e come pare accadrà per il comparto e la dirigenza medica. Non siamo disponibili a essere assimilati al pubblico impiego solo per i doveri e non per gli stessi diritti». Non resta che vedere quali saranno gli effetti sul calendario della trattativa con le farmacie.