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Scotti, nella deontologia medica il dovere di vaccinarsi per sé e i pazienti

3 Novembre 2022

«La vaccinazione dei medici dovrebbe essere un problema dell’Ordine professionale, una questione deontologica e non di legge. Non serve ricorrere a una norma per un’azione che dovrebbe essere parte integrante delle responsabilità del medico, che deve proteggere la salute del suo paziente anche vaccinandosi. Il fatto che sia stata necessaria un legge per costringere dei professionisti a immunizzarsi è una sconfitta del sistema ordinistico». Sono le considerazioni, rilasciate all’Adnkronos Salute, con cui il segretario nazionale della Fimmg, Silvestro Scotti, interviene nel dibattito sul reintegro degli operatori sanitari che non si sono vaccinati contro covid.

Cessato l’obbligo di legge, sostiene per Scotti «dovrebbe essere elevata l’attenzione degli Ordini – in termini formativi e informativi – su quale sia il comportamento etico di un medico rispetto al tema della vaccinazione. Credo che a questo punto sia necessaria una discussione all’interno della categoria, per stabilire se è etico fare il medico senza vaccinazioni che possono evitare di esporre i pazienti a rischi. Non farle non protegge il medico, ma soprattutto non tutela il paziente. Serve arrivare a una sintesi che renda chiaro il Codice deontologico su questo punto. Altrimenti» conclude il segretario della Fimmg «lasciamo un sistema poco chiaro che ha determinato la necessità di una legge esterna».