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Settimana europea dei vaccini, Ema: averli a disposizione è una fortuna

26 Aprile 2022

La Settimana europea delle vaccinazioni, in programma in tutta l’Ue sino al 30 aprile, «è una grande opportunità per ricordare a noi stessi quanto siamo fortunati a vivere in un mondo in cui esistono i vaccini». Lo ricorda l’Ema in una nota diffusa ieri per celebrare la ricorrenza. «Abbiamo vaccini contro più di 20 malattie potenzialmente letali» prosegue l’Agenzia «tra le quali poliomielite, difterite, tetano, pertosse, Covid-19, influenza e morbillo. Si stima che questi vaccini prevengano tra i due e i tre milioni di morti ogni anno in tutto il mondo».

Tra il 2000 e il 2018, ricorda la nota, i decessi per morbillo sono calati del 73% in tutto il mondo grazie ai vaccini, che hanno prevenuto circa 23,2 milioni di decessi. La poliomielite è un’altra malattia devastante che colpisce principalmente i bambini di età inferiore ai cinque anni e spesso porta a una paralisi irreversibile. Grazie all’immunizzazione, è ormai prossima l’eradicazione totale della poliomielite in tutti i Paesi del mondo. Anche il tetano non è più da tempo una minaccia per mamme e bambini: tra il 1988 e il 2015, i decessi dei neonati per cause correlate sono diminuiti del 96% .

La malaria rimane invece un enorme fardello per la salute pubblica mondiale: nel 2020 si sono contati circa 241 milioni di casi in tutto il mondo, con circa 627.000 morti. I bambini sotto i cinque anni sono i più colpiti dalla malattia e rappresentano circa i due terzi di tutti i decessi. Dopo decenni di ricerca, nel 2015 l’Ema ha sottoposto a valutazione il primo vaccino contro la malaria e oggi il farmaco viene somministrato in tre Paesi africani nell’ambito di un progetto pilota biennale che ha già ridotto i decessi per malaria del 30%.

I vaccini contro il papillomavirus umano (Hpv), ricorda ancora l’Ema, proteggono le ragazze adolescenti dal cancro cervicale e da altri tipi di cancro: nel 2020 si sono contati 604mila nuovi casi di cancro cervicale e 342mila decessi tra le donne; nell’Unione europea il cancro cervicale è il secondo tumore più comune dopo il cancro al seno tra le donne di età compresa tra 15 e 44 anni, con circa 15mila morti premature . Gli studi hanno mostrato che la vaccinazione riduce di quasi il 90% la malattia cervicale pre-invasiva.

«Nessuna riflessione su come i vaccini possono salvare vite umane» ricorda l’Ema «sarebbe completa senza considerare la lotta contro la pandemia di covid-19. I cinque vaccini autorizzati nell’Ue sono gli strumenti più importanti di cui disponiamo per proteggerci da malattie gravi, ospedalizzazione e morte a causa del codiv. Uno studio dell’Ufficio regionale dell’Oms per l’Europa e del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) ha stimato che, alla fine del 2021, sono state salvate 470mila vite tra le persone di età pari o superiore a 60 anni dall’inizio della vaccinazione in 33 Paesi.

«I vaccini più sicuri ed efficaci» conclude l’Agenzia «non valgono nulla se le persone non li prendono. Nonostante gli enormi benefici per l’umanità, per noi stessi, i nostri figli e i nostri genitori, la fiducia nei vaccini è diminuita negli ultimi anni, a causa di uno tsunami di fake news. Stiamo vivendo un’infodemia in cui la disinformazione è, purtroppo, parte della nostra esistenza quotidiana. Abbiamo tutti la responsabilità di chiarire i fatti prima di condividere qualsiasi cosa con la nostra comunità online».