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Sputnik, firmato accordo per la produzione a Caponago (Monza)

10 Marzo 2021

L’elvetica Adienne Pharma&Biotech e il fondo sovrano russo Rdif hanno firmato il primo accordo in Europa per la produzione del vaccino Sputnik V, che verrà affidata allo stabilimento della società svizzera di Caponago, in provincia di Monza. E’ l’annuncio diffuso ieri dalla Camera di commercio Italo-Russa, secondo il quale le prime forniture potranno essere disponibili già dal prossimo luglio.

La produzione del vaccino, basata su processi innovativi, «aiuterà a creare nuovi posti di lavoro e permetterà all’Italia di controllare l’intero processo di produzione del preparato. Questo permetterà la produzione di 10 milioni di dosi entro la fine dell’anno». L’Ue però non sembra apprezzare. «Non dovremmo lasciarci ingannare dalla Cina e dalla Russia, regimi con valori meno desiderabili dei nostri, che organizzano operazioni molto limitate ma ampiamente pubblicizzate per fornire vaccini ad altri» ha scritto ieri il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel «Secondo i dati disponibili, questi Paesi hanno somministrato la metà delle dosi rispetto all’Unione europea».

Intanto, con le 684mila dosi di Astrazeneca e le circa 665mila di Comirnaty già consegnate, sono quasi 7,9 milioni le dosi arrivate in Italia. Di queste ne sono già state somministrate 5.587.592, mentre ammontano a 1.697.225 gli italiani che hanno ricevuto entrambe le dosi.

A livello nazionale la percentuale delle dosi somministrate rispetto a quelle consegnate è di circa il 70,7%, a livello regionale la Valle d’Aosta e la Campania guidano la classifica con l’87,7% e l’86,8%. Sotto il 70% ci sono invece la Sardegna (60,6%), la Liguria (65.6%) e la Calabria (65,7%). Riguardo a quest’ultima, il presidente della Regione Nino Spirlì ha precisato che le dosi inoculate «sono già in aumento, soprattutto negli ultimi giorni. Abbiamo avuto delle difficoltà ed è inutile negarlo, ma oggi si entra a regime grazie anche al lavoro dell’Esercito».