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Stada Health report, italiani “graffiati” da pandemia ma c’è fiducia in farmacisti

7 Ottobre 2022

La pandemia non ha intaccato in modo significativo la fiducia degli italiani per farmacisti e professioni sanitarie. Anche se l’emergenza pandemica ha impattato pesantemente sulla quotidianità dei nostri connazionali, influenzandone la salute fisica e mentale. È quanto rivela l’edizione 2022 dello Stada Health Report, il sondaggio online promosso annualmente dal gruppo Stada per indagare il punto di vista dei cittadini sui temi chiave legati alla salute. Condotta tra marzo e aprile di quest’anno su un campione di circa 30.000 persone di 15 Paesi, l’indagine è stata presentata ieri a Milano nei risultati relativi all’Italia, che ha partecipato con duemila intervistati.

Per oltre la metà del campione (52%) i livelli di stress sono in aumento rispetto all’inizio della pandemia e ancora una volta sono le donne a pagare il prezzo più alto – il 62% si sente maggiormente stressato, contro il 42% degli uomini. Almeno un connazionale su cinque ha subìto conseguenze sociali e psicologiche a causa delle restrizioni imposte da covid (22%) e perdite o difficoltà finanziarie legate all’emergenza sanitaria (21%).

Tra le principali problematiche riscontrate dagli italiani durante la pandemia, il 36% del campione ha dovuto rimandare o annullare visite mediche per ridurre il rischio di contagio mentre il 25% ha avuto problemi a mantenere uno stile di vita sano, come seguire un’alimentazione bilanciata o fare una regolare attività fisica. In particolare, sono le persone di età compresa tra i 18 e i 34 anni ad aver accusato difficoltà legate all’assistenza sanitaria (75% del campione) e a condurre una vita salutare.

Se da una parte sono aumentati gli italiani che hanno vissuto episodi di burnout, dall’altra, la ricerca ha evidenziato come i nostri connazionali – soprattutto la fascia di età più giovane – siano ben disposti a parlare di problematiche legate al proprio benessere mentale, in particolare con psicologi o psichiatri (52% dei casi), con il medico di famiglia o il farmacista di fiducia (49%) o con il partner (35%).

Infine, dalla ricerca emerge come la maggior parte degli intervistati continui ad avere fiducia delle figure professionali in materia di salute: tra le più affidabili e a riscuotere maggiore stima troviamo gli scienziati (64%), operatori sanitari, personale ospedaliero e assistenziale (60%), i Medici di Medicina Generale (58%) e i farmacisti (51%).

“Mentre lo Stada Health Report dello scorso anno aveva fornito una prima fotografia degli effetti a breve termine della pandemia» commenta Salvatore Butti (foto), general manager & managing director di Eg Stada Group «l’edizione 2022 ha approfondito le conseguenze di questo periodo così complesso, evidenziando come covid-19 abbia inciso moltissimo sul benessere non solo fisico ma anche psicologico delle persone e come la salute mentale sia un bene da custodire con attenzione, tante e notevoli sono le sue ricadute sull’intero organismo».