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Unimprese Sanità: no ad analisi in farmacia e a giri di vite su ricette

9 Maggio 2024

«Affidare alle farmacie le analisi cliniche potrebbe compromettere la qualità e la sicurezza delle cure, dato che le farmacie non hanno la stessa preparazione dei medici per eseguire determinate procedure e neanche le stesse apparecchiature». È quanto scrive Unimpresa, confederazione generale del comparto imprenditoriale, in un comunicato decisamente critico verso il ddl Semplificazioni – licenziato a fine marzo dal Governo – ma anche per l’annunciato (dal ministro Schillaci) decreto sulle liste d’attesa, che punterebbe a tagliare del 20% le prescrizioni dei medici per esami e visite con un giro di vite sull’approrpiatezza.

«Le prescrizioni mediche» ricorda il consigliere nazionale di Unimpresa Sanità, Marco Massarenti «sono necessarie per garantire la corretta cura e terapia dei pazienti, e sarebbe sbagliato limitare la libertà di prescrizione dei medici solo per risparmiare risorse. Inoltre, mettere a punto controlli e regolamenti rigidi sulle prescrizioni potrebbe creare ulteriori complicazioni e rallentare il processo di cura per i pazienti. Infine, l’idea di permettere agli ospedali di acquistare prestazioni direttamente dai medici potrebbe creare conflitti di interesse e favorire certi professionisti a discapito di altri, compromettendo la neutralità e l’equità del sistema sanitario».

Piuttosto, prosegue la nota, è importante investire nel welfare e nelle politiche sociali per prevenire le malattie e migliorare la salute della popolazione nel suo complesso. «Promuovere stili di vita sani, garantire un accesso equo ai servizi sanitari e sociali e ridurre le disuguaglianze socio-economiche sono alla base di un sistema sanitario efficiente e sostenibile».