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Vaccini covid, Aifa: in 15 mesi 99 segnalazioni di adr ogni 100mila dosi

20 Aprile 2022

In 15 mesi di vaccinazioni contro covid, dal 27 dicembre 2020 al 26 marzo scorso, sono 134.361 le segnalazioni di reazione avversa (adr) giunte alla Rete nazionale di farmacovigilanza, l’82,1% delle quali riferite a eventi non gravi come dolore nella sede dell’iniezione, febbre, astenia ostanchezza, dolori muscolari. Considerato che nello stesso periodo sono state somministrate quasi 136 milioni di dosi, il tasso risultante si ferma a 99 segnalazioni ogni 100mila dosi, messi assieme tutti i cinque vaccini attualmente impiegati nella campagna nazionale.

La fotografia arriva dall’undicesimo Rapporto dell’Aifa sulla farmacovigilanza dei vaccini anti-covid, COVID-19. I dati raccolti e analizzati riguardano le segnalazioni di sospetta reazione avversa registrate nella tra il 27 dicembre 2020 e il 26 marzo 2022 per i cinque vaccini in uso nella campagna vaccinale in corso.

Le segnalazioni gravi, riferisce ancora il Report, corrispondono al 17,8% del totale, con un tasso di 18 eventi gravi ogni 100mila dosi. Come già evidenziavano i precedenti Rapporti, la reazione si verificata in gran parte dei casi (72% circa) nella stessa giornata della vaccinazione o il giorno successivo.

Comirnaty è il vaccino attualmente più utilizzato nella campagna vaccinale italiana (65,2%), seguito da Spikevax (24,7%), Vaxzevria (9,0%), Janssen (1,1%) e Nuvaxovid (0,02%), in uso dal 28 febbraio 2022. La distribuzione delle segnalazioni per tipologia di vaccino ricalca quella evidenziata nei precedenti Rapporti: Comirnaty 66,5%, Vaxzevria 17,7%, Spikevax 14,5%, COVID-19 vaccino Janssen 1,3%, Nuvaxovid 0,03%. Per tutti i vaccini, gli eventi avversi più segnalati sono febbre, stanchezza, cefalea, dolori muscolari/articolari, brividi, disturbi gastro-intestinali, reazioni vegetative, stanchezza, reazione locale o dolore nella sede di soministrazione.

Nella fascia di età 5-11 anni risultano 439 segnalazioni (circa lo 0,3% del totale) per il vaccino Comirnaty, l’unico attualmente utilizzato in questa fascia di età, con un tasso di circa 21 casi ogni 100mila dosi. Gli eventi avversi più frequentemente segnalati sono stati dolore in sede di iniezione, cefalea, febbre e stanchezza. La quasi totalità di queste segnalazioni è attribuita alla prima dose.

I tassi di segnalazione relativi alla 2a dose sono inferiori a quelli relativi alla 1a e ancora più bassi per la 3a dose. La popolazione esposta alla 4a dose è ancora limitata.