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Verona, il Tar: illegittimo l’acquisto di una farmacia privata da parte del comune

26 Giugno 2018

E’ illegittima l’operazione che nel 2009 vide l’Agec, l’azienda comunale che gestisce le farmacie pubbliche veronesi, rilevare la proprietà di una farmacia privata dagli eredi del titolare. E’ quanto ha stabilito il Tar del Veneto in una sentenza pubblicata nei giorni scorsi che arriva a quasi dieci anni dagli eventi, contestati all’epoca da un paio di farmacisti non titolari, da Federfarma e dall’Ordine dei farmacisti scaligero. La vicenda, in sintesi, riguarda una farmacia privata del centro città, passata nel 2007 in gestione provvisoria agli eredi del titolare mediante costituzione di una snc. Un paio di mesi prima della scadenza biennale prevista dalla legge 362/91 (trascorsa la quale sarebbe scattata la «vacanza della farmacia»), l’Agec intervenne per acquistare dai proprietari l’intero pacchetto della farmacia, a un prezzo di poco superiore ai due milioni di euro. Con l’operazione, in particolare, il comune acquisiva la titolarità dell’esercizio mentre l’azienda comunale ne rilevava la gestione.

Il Tar del Veneto, però, non ha gradito. Come spiega la sentenza, le norme vigenti all’epoca stabilivano  che una farmacia privata può essere ceduta soltanto a un altro farmacista, mentre i comuni possono esercitare il diritto di prelazione soltanto sulle farmacie dichiarate vacanti, non su quelle che ancora non lo sono. Precorrendo i termini, dunque, Agec ha privato della chance di diventare titolare i farmacisti che avrebbero potuto concorrere alla riassegnazione della sede.