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Francia, le farmacie chiedono due euro in più per le vaccinazioni

11 Febbraio 2022

Due euro in più a vaccino. E’ quanto hanno chiesto i sindacati dei farmacisti titolari francesi in un incontro con i rappresentanti della sanità pubblica che anticipa l’avvio della trattativa per la nuova convenzione. La richiesta, in sostanza, è quella di un compenso a vaccinazione fino a 15 euro, cioè 9,60 euro per l’atto professionale (che attualmente viene remunerato 7,90 euro) più 5,40 euro per la registrazione sulla piattaforma nazionale Si-Vac. In pratica, ha spiegato Pierre Olivier Variot, il presidente dell’Uspo (Union des syndicats de pharmaciens d’officine), è la stessa somma riconosciuta dall’assicurazione sanitaria ai medici vaccinatori.

Tra le richieste economiche sulle quali Uspo e Fspf (Fédération des syndicats pharmaceutiques de France, l’altra sigla di categoria) già concordano l’onorario per le confezioni farmaceutiche con posologia trimestrale. Come noto, in Francia vige un sistema di remunerazione misto che prevede un compenso fisso per ogni scatola dispensata. In caso di confezioni di grandi dimensioni, è previsto un onorario maggiorato, che l’assicurazione sanitaria vorrebbe ridurre nella prossima convenzione da 2,70 a 2,55 euro a pezzo. I sindacati però non ci stanno e rilanciano: il compenso deve salire a tre euro e deve ricomprendere tutte le confezioni per terapie della durata di tre mesi, una buona parte delle quali invece sono oggi escluse. Secondo le stime, si tratterebbe di un aumento di 60 milioni di euro sui ricavi annuali delle farmacie.